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Tesla di piega alle autorità cinesi. Elon Musk non graffia

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Uno dei temi della  Tesla negli ultimi mesi è stato legato al rapporto fra l’azienda e le autorità e il mercato cinesi.

Negli ultimi due mesi, abbiamo osservato come la luna di miele tra il più grande mercato automobilistico del mondo e Tesla si sia lentamente ma inesorabilmente inasprita. Il cambiamento nella relazione è notevole perché Tesla ha fatto molto affidamento sulle vendite in Cina e sulla produzione dalla sua fabbrica di Shanghai per migliorare le valutazioni degli esperti per le proprie azioni.

Pare che ora la società di  Elon Musk stia imparando a come comportarsi, per lo meno nei confronti del governo cinese, e che stia iniziando a limitare i danni nei suoi rapporti con le autorità.

La società sta “rafforzando il suo impegno” con le autorità di regolamentazione cinesi, secondo un rapporto di Reuters lunedì mattina. Un follow-up di Bloomberg ha riferito che “i dirigenti di Tesla hanno partecipato ad almeno quattro discussioni politiche in Cina, su argomenti tra cui la memorizzazione dei dati delle auto, le tecnologie di comunicazione da veicolo a infrastruttura, il riciclaggio delle auto e le emissioni di carbonio”.

È interessante che il tema più scottante per tesla in Cina, le prestazioni di franata, per le quali è stata pubblicamente contestata, non fosse parte delle discussioni con i regolatori.

Tesla sta anche espandendo il suo “team per le relazioni con il Governo” in Cina (non si può nemmeno immaginare quale sia  il suo compito). Ricordiamo che di recente, Tesla ha rimborsato 614 milioni di dollari in prestiti che doveva alla sua Shanghai Gigafactory.

Questi prestiti facevano parte di somme che Tesla aveva ottenuto per l’apertura della filiale cinese e del elativo impianto di produzione di batterie Gigafactory. Questi soldi poi avevano preso misteriose strade per andare negli USA, per poi tornare indietro. Del resto si trattava di finanziamenti di provenienza cinese, per cui il ritorno era obbligatorio. Nello stesso tempo con questi soldi e con il finanziamento della missione da parte delle autorità cinesi molti hanno pensato che l tesla fosse ormai diventato una sorta di “Asset” del governo cinese, cioè del partito comunista cinese.

Cosa succederò adesso a Tesla in Cina? Semplice, ci sono due possibilità. la prima è che Tesla diventi succube al governo cinese, ne diventerà una controllata, la seconda è che agisca in modo indipendente, e venga cacciata dalla Cina.


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