Teseo Tesei, l’eroe degli incursori

Era una di quelle giornate in cui l’agitazione troneggiava nell’aria. Al di fuori del porto di La Valletta, al di là del forte di Sant’Elmo e delle difese costiere, sulle onde del mediterraneo si aggiravano quei piccoli ma letali navigli che attendevano solo il momento propizio per agire. Un pugno di uomini, ricolmi di follia quanto di fervente patriottismo, si stavano preparando ad assaltare quelle lontane e ben difese banchine al cui fianco, mosse dalle placide onde del mare, le imponenti corazzate britanniche dormivano ignare del caos che stava per giungere.

Una giornata che non sarebbe passata alla storia come foriera di vittoria per i membri della regia marina italiana, ma di certo avrebbe evidenziato la forza d’animo di quei marinai che si dimostrarono pronti a tutto pur di servire il loro paese. Tra di essi, seppur debilitato, non esitò a schierarsi uno spirito tra i più palpitanti in quella scalmanata flottiglia. L’ideatore di quei famosi siluri a lenta corsa, il valoroso elbano che diede tutto se stesso per dimostrare le capacità delle sue invenzioni e la preparazione dei suoi commilitoni. E lo fece a scapito della sua vita. Questi, signori e signore, altri non è che la storia di Teseo Tesei, un eroe dimentico tra gl’ignari d’italia, nonché uno dei più famosi protagonisti della nostra marina.