Ucraina
Terremoto a Kiev: Zelensky “commissaria” l’Energia e chiede teste per corruzione
Bufera corruzione a Kiev: l’inchiesta NABU su Energoatom travolge due ministri e un socio di Zelensky. Il Presidente chiede le dimissioni dei due ministri

Non c’è pace per l’Ucraina. Mentre il paese è alle prese con blackout programmati, attacchi russi e un inverno difficile, una nuova bufera, questa volta interna, scuote i palazzi del potere di Kiev.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha usato la mano pesante, chiedendo pubblicamente un passo indietro (o meglio, un passo fuori) al Ministro della Giustizia, German Galushchenko, e alla Ministra dell’Energia, Svitlana Hrynchuk.
Il motivo? Il presidente ha parlato di “una questione di fiducia”, affermando che “se ci sono accuse, bisogna rispondere”. Zelensky ha sottolineato come sia “assolutamente inaccettabile che ci siano ancora schemi [corrotti] nel settore energetico” mentre il paese soffre.
L’Operazione Midas e il “verminaio” Energoatom
Il “terremoto” politico nasce da una vasta operazione anti-corruzione (denominata in alcuni report “Operazione Midas”) condotta dalla NABU (l’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina), che ha scoperchiato un presunto sistema di tangenti proprio dove fa più male: il settore energetico.
Al centro dell’indagine c’è Energoatom, il colosso statale che gestisce il nucleare ucraino.
Secondo gli investigatori, un’organizzazione criminale avrebbe messo in piedi un sistema esteso per “influenzare” le imprese statali strategiche. Il meccanismo era tristemente classico:
- Mazzette sistematiche: L’organizzazione avrebbe preteso e incassato “tangenti” (kickback) dai fornitori e appaltatori di Energoatom.
- La percentuale: Si parla di una quota fissa, tra il 10% e il 15% del valore di ogni contratto, pagata per assicurarsi commesse o sbloccare pagamenti.
I nomi coinvolti: spunta l’ombra di “Kvartal 95”
L’indagine, che ha portato a perquisizioni e arresti, tocca nomi di alto profilo.
Le autorità hanno perquisito la residenza del ministro della Giustizia, German Galushchenko, che – dettaglio non trascurabile – è stato in precedenza Ministro dell’Energia, proprio nel periodo in cui sarebbero avvenuti i fatti.
Ma il nome che sta creando il maggior imbarazzo a Kiev è quello di Tymur Mindich. Noto con il soprannome “Carlson”, Mindich è un uomo d’affari e, soprattutto, co-proprietario dello studio “Kvartal 95”, la casa di produzione fondata dallo stesso Zelensky prima della sua carriera politica.
Mindich è accusato di essere a capo dell’organizzazione criminale. Secondo la NABU, lui e un altro socio (Oleksandr Tsukerman, “Sugarman”) sono già fuggiti dall’Ucraina.
Tra gli altri sospettati e arrestati figurano:
- Ihor Myroniuk (“Rocket”): Ex consigliere del ministro dell’Energia. Per lui il tribunale ha disposto l’arresto con una cauzione fissata a 126 milioni di UAH.
- Dmytro Basov (“Tenor”): Direttore esecutivo di Energoatom per la sicurezza. Arrestato, con cauzione fissata a 40 milioni di UAH.
- Altri quattro impiegati di un “back office” specializzato nel riciclaggio del denaro.
La reazione Politica
La reazione di Zelensky è stata rapida. Ha chiesto al Primo Ministro, Yulia Svyrydenko, di raccogliere le lettere di dimissioni e ha esortato il Parlamento (la Verkhovna Rada) a votare rapidamente per la destituzione.
Nel frattempo, il governo ha già sospeso dall’incarico il ministro Galushchenko, in attesa che il Parlamento formalizzi l’uscita. Il Presidente ha anche annunciato sanzioni individuali contro due persone coinvolte nel caso Energoatom.
Domande e risposte
Perché Zelensky ha chiesto le dimissioni di due ministri così importanti? Zelensky ha agito in seguito a una vasta indagine anti-corruzione (NABU) nel settore energetico. Ha dichiarato che la fiducia è venuta meno e che, di fronte ad accuse così pesanti, i ministri non potevano restare al loro posto. L’indagine riguarda un sistema di tangenti milionario che coinvolge Energoatom, l’azienda nucleare statale. Il Ministro della Giustizia, Galushchenko, era Ministro dell’EnergIA nel periodo dei fatti contestati.
Chi è Tymur Mindich e perché il suo nome è rilevante? Tymur Mindich è un uomo d’affari che, secondo la NABU, era a capo dell’organizzazione criminale che gestiva le tangenti in Energoatom. È un nome molto rilevante perché è co-proprietario di “Kvartal 95”, la casa di produzione fondata dallo stesso Zelensky. Questa connessione crea un forte imbarazzo politico, anche se Zelensky ha chiesto il pugno duro. Mindich è attualmente latitante, essendo fuggito dall’Ucraina prima delle perquisizioni.
Come funzionava esattamente la presunta truffa in Energoatom? Secondo gli investigatori, l’organizzazione criminale imponeva una “tassa” illegale sui contratti. Gli appaltatori che lavoravano per Energoatom (ad esempio per manutenzione o forniture) erano costretti a pagare una tangente pari al 10-15% del valore del contratto. Se non pagavano, rischiavano di vedersi bloccati i pagamenti per lavori già eseguiti o di perdere future commesse. Il denaro veniva poi riciclato attraverso un “back office” dedicato









You must be logged in to post a comment Login