Energia
Allerta tempesta solare: una “fabbrica di eruzioni” punta la Terra. Aurore spettacolari e rischio blackout, ma dove?
Un’intensa tempesta solare si dirige verso la Terra dopo un potente brillamento quasi di classe X. Previste aurore boreali spettacolari fino a basse latitudini e possibili blackout radio. Ecco cosa aspettarci e quando.

Un’intensa attività solare sta tenendo con il fiato sospeso scienziati e appassionati di fenomeni celesti. Una macchia solare rivolta verso la Terra si è trasformata in una vera “fabbrica di eruzioni”, producendo molteplici brillamenti solari di classe M in meno di 24 ore, accompagnati da alcune eruzioni minori di classe C.
Questo fenomeno, che potrebbe portare a spettacolari aurore boreali visibili fino al nord del Michigan e al Maine, e anche in diverse regioni Europee, sta attirando l’attenzione globale, con implicazioni per le comunicazioni radio e la sicurezza delle infrastrutture tecnologiche. Ecco cosa sta accadendo e cosa aspettarci nei prossimi giorni.
Un brillamento solare al confine con la classe X
Il 15 giugno, alle 14:25 EDT (18:25 GMT), si è verificata l’eruzione più intensa, classificata come M8.46, a un passo dalla categoria X, la più potente tra i brillamenti solari.
Questo evento ha generato un’espulsione di massa coronale (CME), una gigantesca nube di plasma solare e campi magnetici, parzialmente diretta verso la Terra. Secondo le previsioni di Spaceweather.com, l’impatto del CME potrebbe avvenire il 18 giugno, con possibili condizioni di tempesta geomagnetica di livello G1 (minore), che potrebbero accendere aurore boreali in regioni insolitamente meridionali.
Cos’è un brillamento solare?
I brillamenti solari si verificano quando l’energia magnetica accumulata nell’atmosfera solare viene rilasciata in un’esplosione di radiazioni elettromagnetiche. Sono classificati in base alla loro intensità:
- Classe X: i più potenti.
- Classe M: 10 volte più deboli rispetto alla classe X.
- Classi C, B e A: progressivamente meno intense, con la classe A che generalmente non ha effetti significativi sulla Terra.
Ogni classe è accompagnata da un valore numerico che indica la forza relativa del brillamento. L’evento M8.46 del 15 giugno è stato quindi un brillamento di potenza elevata, vicino alla soglia della classe X.
Interruzioni radio e aurore boreali in Nord America. Effetti nell’Europa, ma solo settentrionale
Le radiazioni dei brillamenti solari viaggiano alla velocità della luce, raggiungendo la Terra in poco più di otto minuti. Quando colpiscono, ionizzano la termosfera, la parte superiore dell’atmosfera terrestre, causando interruzioni delle comunicazioni radio a onde corte sul lato illuminato del pianeta.
Durante l’evento M8.46, il Nord America, essendo direttamente esposto al Sole, ha subito disturbi ai sistemi radio a onde corte, come riportato dal NOAA Space Weather Prediction Center. Il materiale coronale espulso dal brillamento raggiungerà la Terra il 18 giugno e causerà delle forti tempeste magnetiche, con disturbi alle telecomunicazioni e aurore boreali.
Questa attività dovrebbe essere più attiva e visibile sul Nord America e l’Europa, per fortuna, dovrebbe essere colpita di striscio, con fenomeni visibili nei Paesi settentrionali.
L’attività solare non si ferma
La macchia solare responsabile di queste eruzioni non mostra segni di rallentamento. Il 16 giugno, alle 5:30 EDT (09:30 GMT), ha prodotto un altro brillamento di classe M6.4 e rimane posizionata in modo tale da poter colpire direttamente la Terra. Nei prossimi giorni, ulteriori brillamenti e CME potrebbero verificarsi, aumentando la probabilità di nuove aurore boreali e potenziali disturbi alle comunicazioni.
Implicazioni economiche e tecnologiche
Le tempeste solari non sono solo uno spettacolo naturale: possono avere un impatto significativo su infrastrutture critiche come reti elettriche, satelliti e sistemi di comunicazione. Le interruzioni radio a onde corte, come quelle registrate in Nord America, evidenziano la vulnerabilità delle tecnologie moderne ai fenomeni solari. Inoltre, l’attività solare intensa potrebbe influenzare i settori delle telecomunicazioni e dell’energia, rendendo essenziale un monitoraggio continuo.
Con la macchia solare ancora attiva, il rischio di ulteriori brillamenti e CME rimane elevato. Per gli appassionati di aurore boreali, questo potrebbe tradursi in spettacolari display celesti visibili in regioni non abituate a tali fenomeni, ma potrebbe anche portare a forti disturbi alle telecomunicazioni.
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