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Economia

Tavarez se ne va in anticipo, lasciando solo macerie

Carlos tavarez se ne va in fretta e furia, con un anno di anticipo. Si apre la strada alla fusione con Renault e alla fine della parte italiana?

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Carlos Tavarez se ne va, in anticipo. Come dice il comunicato ufficiale di Stellantis:

Stellantis N.V. (“Stellantis” o “la Società”) annuncia che il Consiglio di Amministrazione della Società, sotto la presidenza di John Elkann, ha accettato oggi le dimissioni di Carlos Tavares dal suo ruolo di Amministratore Delegato con effetto immediato.

Il processo di nomina del nuovo Amministratore delegato permanente è in corso, gestito da un Comitato speciale del Consiglio, e si concluderà entro la prima metà del 2025. Fino ad allora, sarà istituito un nuovo Comitato esecutivo ad interim, presieduto da John Elkann.

Stellantis conferma le indicazioni presentate alla comunità finanziaria il 31 ottobre 2024, per quanto riguarda i risultati dell’intero anno 2024.

Seguono le solite parole di rito, le rassicurazioni, i ringraziamenti e la conferma degli obiettivi e dei risultati. In realtà c’è ben poco da stare allegri. Se Tavarez se ne va ora e non nel 2026, come previsto, o ci sono dei gravi motivi personali, di cui non sembra esserci accenno, oppure la situazione del gruppo industriale multimarca sono molto peggio di quanto appaiano esternamente perfino dai conti. Il grande manager che tagliava ovunque, su tutto, alla fine viene tagliato e lascia macerie, dopo aver ricevuto 36 milioni di compenso per il 2023.

Negli USA le vendite del gruppo sono calate del 20% nel terzo trimestre 2024 rispetto al 2023. Qui ben cinque modelli sono usciti di produzione. Gli investimenti nella mobilità elettrica, così desiderati da Tavarez, probabilmente saranno l’ennesimo disastro, dato che Trump ha fatto capire che vuole cancellare i contributi alle auto EV.

In Europa le cose non vanno meglio, i marchi, troppi e molto mal utilizzati, vendono al lumicino. In Italia è quasi tutto chiuso.

La prospettiva futuro, allo stato attuale, l’ha indicata bene Gianclaudio Torlizzi:

 

Nel totale vuoto ideativo di Stellantis, dove quello che c’era di buono è stato raso al suolo o ceduto (Vedi COMAU), ci si affiderà al managemnt di Renault, che qualcosa di buono lo ha fatto.

Il gruppo diventerà sempre più francese e, ovviamente, chiuderà quel poco di italiano che è rimasto.

 


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