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TANTO TUONO’ CHE PIOVVE. LA FINE DEL QE PORTA LA CRISI DI BORSA

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Cari amici,

come abbiamo scritto da mesi, siamo giunti al redde rationem. La stretta monetaria, come accaduto nel 1927-1929  e nel 2007 sta facendo sentire i suoi effetti.

Esiste questo strano mito fra i banchieri centrali per cui un aumento graduale dei tassi dovrebbe portare ad un lento e progressivo sgonfiarsi delle bolle. Purtroppo la storia insegna  che questo non accade quasi mai, Non c’è un lieto lento quietarsi di quello che Keynes chiamava “Animal spirit”, ma semplicemente si toglie il supporto monetario ad una crescita che prosegue, apparentemente in modo insensato, per poi altrettanto improvvisamente cessare, cadere, andare in overshooting al ribasso, causando danni economici spesso fatali.

Questa volta non è andata diversamente. Siamo passati da una crescita senza volatilità ad un picco incredibile di volatilità come mostra il VIX :

Anche la borsa italiana, nel suo piccolo, si difende, anzi  fa di più con un VIX quasi triplicato.

Sempre considerando Borsa Italiana sono stati azzerati i guadagni dell’ultimo mese.

I titoli di stato per ora sono abbastanza stabili, sia USA, sia Giappone, sia Europa, segno che qualche mano sta intervenendo per evitare disastri.

La giornata in Europa è ancora incerta, mentre il pre -market segna una possibile ripresa sul mercato americano. Ora bisogna vedere se si tratta di un rimbalzo del gatto morto o se veramente il guadagno eccessivo sia stato ripulito e i si avvii ad una fase magari orizzontale, ma di assorbimento della politica monetaria.  Se così non fosse ci sarà ancora da ballare nei prossimi giorni e magari qualcuno a Francoforte dovrà rivedere le proprie posizioni sul tapering del QE, prima di trovarci in un nuovo 1929 o 2007….

 


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