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Tango OPEC: il Comitato congiunto consiglia di aumentare le quote per compensare la perdita di produzione russa. I soldi fanno comodo a tutti

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Il Comitato Ministeriale Congiunto di Monitoraggio dell’OPEC raccomanda un aumento della produzione di 648.000 barili al giorno, più alto di quello originariamente concordato, secondo quanto riportato da Amena Bakr, Capo Corrispondente OPEC di Energy Intelligence.

Ecco la nuova tabella delle quote

 

L’aumento di produzione di 648.000 bpd proposto sarebbe per luglio, e un altro aumento di 648.000 bpd in agosto. Secondo quanto riportato, tutti i membri del JMMC erano d’accordo.

Secondo la proposta, l’OPEC+ anticiperebbe l’aumento previsto per settembre e lo distribuirebbe tra luglio e agosto, con un conseguente aumento di 648.000 bpd in ciascuno di questi mesi. A settembre, quindi, non ci sarebbe alcun aumento programmato.

Fino a giovedì, il sentimento generale delle masse era che il JMMC dell’OPEC avrebbe confermato l’aumento della produzione di 423.000 bpd già previsto dall’accordo. Ma sono iniziate a filtrare notizie, guidate dal Wall Street Journal, secondo cui l’OPEC stava considerando di esentare la Russia dall’accordo.  Poi vi è stato un riavvicinamento russo saudita che sembrava aver congelato il tutto. Queste notizie si sono poi trasformate in voci secondo cui l’OPEC potrebbe accettare di aumentare la produzione per compensare quella che sarebbe sicuramente la perdita di produzione di petrolio della Russia a seguito delle sanzioni occidentali, tra cui il divieto di importazione del petrolio russo da parte dell’UE, concordato all’inizio della settimana.

Secondo Amena Bakr, la proposta di un aumento di 648.000 bpd è stata discussa come un aumento complessivo per il gruppo OPEC+, da dividere equamente tra i suoi membri. In realtà, però, sono numerosi i membri dell’OPEC+ che non riescono a rispettare le loro quote attuali ed è altamente improbabile che riescano a rispettare una nuova quota ancora più alta, per cui ci saranno apesi che aumentano le quote e altri no.  Quindi tale aumento, tuttavia, permetterebbe all’Arabia Saudita, agli Emirati Arabi Uniti e all’Iraq – che si ritiene abbiano una capacità produttiva di riserva in eccesso – di aumentare la produzione. Nessuno vuole rinunciare agli utili derivanti dal petrolio a oltre 100 dollari anche a costo di utilizzare le quote lasciate libere da altri.

Se questa proposta verrà accettata dai ministri dell’OPEC+, sarà un sollievo per la Casa Bianca, che ha implorato l’OPEC – in particolare l’Arabia Saudita – di aumentare la produzione di petrolio mentre gli Stati Uniti continuano a lottare contro i prezzi elevati della benzina in vista delle elezioni di metà mandato. Sarà anche un bell’aiuto per quegli stati che potranno capitalizzare delle cospicue vendite petrrolifere.

 


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