Attualità
Tangenti al CSM: ombre inquietanti sull’elezione di un PM
Un verbale relativo allo scandalo delle intercettazioni illegali a Milano rivela qualcoa di esplosivo sul CSM. Chi controlla i controllori?

Un nuovo terremoto giudiziario scuote le fondamenta del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), l’organo di autogoverno della magistratura italiana. Nel fascicolo depositato al Tribunale del Riesame, nell’ambito del caso Equalize, emergono pesanti accuse di corruzione che coinvolgono l’elezione di un procuratore, il tutto ripreso dal quotidiano La Verità. Ovviamente il verbal citato dal quotidiano è tutto da confermare con altre indagini.
Secondo quanto dichiarato dall’ingegnere Samuele Calamucci, l’hacker della banda di presunti “spioni”, l’imprenditore Lorenzo Sbraccia avrebbe versato una tangente per influenzare l’elezione di Isabella Ginefra alla carica di procuratrice di Larino. Calamucci, in un verbale che la Procura di Milano dovrà verificare, riferisce di un presunto pagamento di 250.000 o 450.000 euro.
Il ruolo chiave del CSM
Il CSM è l’organo costituzionale che garantisce l’autonomia e l’indipendenza della magistratura. Tra le sue competenze, il CSM nomina i magistrati, assegna gli incarichi direttivi e disciplinari, e vigila sulla loro condotta. Proprio per la delicatezza delle funzioni che svolge, è fondamentale che le nomine e le decisioni del CSM siano libere da qualsiasi condizionamento esterno.
Le accuse di Calamucci gettano un’ombra inquietante sul processo di selezione dei magistrati. Se confermate, le rivelazioni dell’hacker pentito svelerebbero un quadro allarmante di ingerenze e corruzione, minando la credibilità dell’intera istituzione.
I presunti protagonisti
Nel racconto di Calamucci emergono i nomi di diversi personaggi chiave, alcuni già noti, altri no. Ovviamente parliamo di pura presunzione, e tutto quello che è scritto nel verbale deve essere provato. Vediamo i nomi citati:
- Lorenzo Sbraccia: l’imprenditore che avrebbe materialmente consegnato la tangente. Secondo Calamucci, Sbraccia avrebbe agito per conto della famiglia Jacobini, in particolare di Marco e Gianluca, che avevano rapporti con l’ex consigliere del CSM, Luca Legnini.
- Luca Palamara: l’ex consigliere del CSM a cui sarebbe stata destinata la tangente. Palamare, che è ora uno dei principali critici del CSM e del suo funzionamento, ha sempre fortemente negato di aver preso tangenti e probabilmente agirà in giudizio contro chi ha fatto queste affermazioni.
- Isabella Ginefra: il magistrato la cui nomina sarebbe stata pilotata dalla tangente.
- Famiglia Jacobini: in particolare Marco e Gianluca, che avrebbero avuto interesse a far eleggere Ginefra e avrebbero incaricato Sbraccia di trovare i soldi.
Calamucci ha riferito che Sbraccia avrebbe prelevato i soldi in nero dai proventi della fornace di famiglia in Abruzzo. Il pagamento sarebbe avvenuto nell’attico di Sbraccia a Roma.
Gara del CSM vinta dalla Popolare di Bari
Nel verbale, Calamucci ha anche fatto riferimento a una gara indetta nel 2015 dal comitato di presidenza del CSM, di cui faceva parte Legnini, per l’affidamento in concessione del servizio di cassa del parlamentino dei giudici. Questa gara sarebbe stata vinta dalla Popolare di Bari, all’epoca guidata dagli Jacobini. La banca, salvata dal Fondo Interbancario dopo una profonda crisi, ha vissuto però momenti burrascosi.
Le indagini della Procura di Milano
La Procura di Milano sta indagando per verificare la veridicità di queste accuse. Gli inquirenti dovranno accertare se le dichiarazioni di Calamucci trovano riscontro in altri elementi probatori, altrimenti si riveleranno l’ennesimo mucchio di sospetti senza prove.
Se le accuse di corruzione dovessero essere confermate, lo scandalo potrebbe avere conseguenze dirompenti sul CSM e sulla magistratura italiana. Tornerebbe d’attualità la domanda su “Chi controlla i controllori” chi ha responsabilità di vigilare su un organo che dovrebbe autogestirsi. Oltre alle responsabilità penali dei singoli coinvolti, si aprirebbe un ampio dibattito sulla necessità di riforme per rafforzare l’indipendenza e la trasparenza del CSM.
Cercatevi comunque La Verità per questo articolo, e troverete qualcosa di molto interessante.
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