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TAGLIARE L’IVA: rilanciare l’economia ed incrementare la giustizia sociale

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Ieri Salvini e Bagnai hanno presentato il piano di riduzione dell’IVA presso il Senato. Dopo decenni di aumenti delle imposte sui consumi il piano viene a proporre un forte, consistente taglio in queste imposte, studiato in modo da rilanciare soprattutto le produzioni italiane ed aiutare le classi di reddito più povere e disagiate.

Il complesso sistema di IVA  italiano prevede 4 aliquote: 4% per certi alimentari essenziali, come pane, latte e frutta, 5% per altri prodotti alimentari che sono stati “elevati” alcuni anni fa e servizi come le case di riposo, 10 % per altri prodotti alimentari e l’aliquota ordinaria al 22%. Il piano Lega prevede:

  • la sparizione delle aliquote al 4% ed al 5%, che sono soprattutto su servizi prodotti internamente o produzioni alimentari soprattutto, forzatamente, nazionali. Sono anche i prodotti essenziali che pesano proporzionatamente di più sulle classi più povere, per cui la cancellazione dell’imposta è un aiuto anche diretto alle classi più povere.
  • le aliquote al 10% ed al 22% vengono ridotte al 8% ed al 20%, quest’ultima aliquota ordinaria francese ed inglese.

Si tratta di una misura simile a quella impostata dopo la crisi del 2008 nel regno unito ed ora in  Germania. La spesa è di 20 miliardi a fronte di aumenti del PIL pluriennali dello 0,4% il primo anno e quindi dello 0,5% negli anni successivi. Soprattutto un taglio in controtendenza con quello che vuole fare la commissione europea, che vuole ammazzare i nostri consumi con le carbon tax.

Ecco il video della presentazione di Inriverente


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