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TADDEI E LA SCELTA DI SUPERPRECARIZZARE ANCORA DI PIU’ I POVERI LAVORATORI ITALIANI
Da tempo gli enti mondiali che si occupano dello sviluppo economico parlano, per il nostro paese, della necessità di un ammodernamento del mercato del lavoro; tra questi enti spicca soprattutto l’Ocse, per il quale vi è l’esigenza di ridurre le tutele dei lavoratori a tempo indeterminato.
E chi mai poteva raccogliere questo democratico invito a smantellare cento anni di conquiste sociali? Chi, se non il Nientologo e la sua pattuglia di cialtroni? Tra questi ultimi, segnaliamo il fiero TADDEI, l’economista di riferimento del Salsicciaio, che in questi giorni ha detto:
Questo cialtrone della prima specie, di fatto, ignora un indicatore dell’Ocse denominato: EPL (Employment protection legislation, legislazione sulla protezione del lavoro); questo indicatore evidenzia la difficoltà di licenziamento di un lavoratore (quindi la rigidità del mercato del lavoro). Per tale indice, la situazione sarebbe invece questa:
L’Italia già da anni, per effetto delle manovre di Sacconi e soci, è abbondantemente superprecarizzata. Benvenuti nel “favoloso mondo di Amelie”!
Ma allora, Renzi, Taddei e gli altri membri del CIALTRONI’S GOVERNMENT, perché hanno spinto ancora di più sull’acceleratore della precarizzazione?
Perché sono ignoranti come delle capre ed avendo scalato posizioni ben retribuite, ora si attaccano ai poteri forti per rimanere a galla quanto più possibile.
Ma restano pur sempre capre e cialtroni!
Se posso, vi prego di lasciare ch’io mi abbandoni ai saggi detti romani per esprimere la mia opinione circa la situazione che si è venuta a determinare in Italia per i giovani:
Maurizio Gustinicchi
Socio Sostenitore Lega Nord – Riscossa Italiana
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