Euro crisis
SVALUTAZIONI COMPETITIVE: EFFETTI SU ANDAMENTO COMPONENTI NAZIONALE ED ESTERA DEL FATTURATO INDUSTRIALE
La diversità di approccio alla crisi mondiale, da noi europei acuita grazie all’austerity che ci siamo applicati, può essere analizzate alla luce dell’andamento delle componenti:
– nazionale ed
– estera
del fatturato industriale.
Notate come la Germania ha una retta dell’export (colore giallo) piatta tra il 2000 e il 2004 e poi, magicamente, avviene un miracolo (chissà quale) e la retta cambia angolo accelerando il processo di trasformazione dell’economia tedesca da “normale” a “mercantilistica”, ovvero tutta basata sulla contrazione dei consumi interni per favorire la competitività del prodotto in esportazione.
La Spagna è la nazione che più si è avvicinata a tale modello avendo fatto deflazione salariale moderata e che ha avuto incremento di export grazie all’attrazione di investimenti esteri facilitati da un clima di presunte riforme specialmente sul mercato del lavoro.
La Spagna è anche l’unica grande economia dell’area euro ad aver mostrato una divaricazione tra componente estera e interna consistente (oltre il 39 per cento a ottobre 2013) simile a quella italiana dove la capacità di esportare è di tipo naturale e spontanea (ottenuta senza alcuna riforma strutturale ma solo per la nostra peculiarità).
Lo shock della crisi del 2009 si è trasferito dal settore estero a quello nazionale però, successivamente, QUANDO LA CRISI STAVA PER ESSERE SUPERATA ECCO CHE ARRIVA MONTI CAPACE DI GENERARE L’ASINCRONIA CHE DAL 2011 HANNO CONTRIBUITO A FAR DIRE OGGI ALL’ISTAT CHE:
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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