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Economia

Stripe fa incetta di talenti crypto: il team di Valora si unisce al colosso dei pagamenti, Missione Stablecoin

Stripe sfida le banche: acquisisce il team Valora e prepara la sua “moneta” infrastrutturale.

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Stripe non si accontenta più di essere un semplice gateway di pagamento per l’e-commerce tradizionale. La società dei fratelli Collison sta compiendo una virata strategica decisa, trasformandosi sempre più in un gigante dell’infrastruttura blockchain. L’ultima mossa è l’acquisizione del team di Valora, un’app di pagamenti crypto basata sulla rete Celo, un sistema blockchain già pronto per sostenere in modo sicuro DeFi e stablecoin.

Non si tratta di una acquisizione standard, ma di un classico “acqui-hiring”: Stripe assorbe il capitale umano – ingegneri ed esperti di wallet – mentre la proprietà intellettuale di Valora ritorna a cLabs, l’organizzazione di sviluppo dietro Celo. Jackie Bona, fondatrice di Valora, ha confermato che l’obiettivo è accelerare l’integrazione delle stablecoin e delle “crypto rails” (i binari crittografici) nell’ecosistema globale di Stripe. Tutto questo è un effetto del Genius Act che ha aperto la strada alle stablecoin legittime. 

La strategia di Stripe: costruire, non solo affittare

Questa operazione non è un evento isolato, ma l’ennesimo tassello di un mosaico ben preciso. Stripe sta costruendo una propria infrastruttura verticale per dominare il mercato dei pagamenti stablecoin, che molti analisti prevedono possa superare i 1.000 miliardi di dollari annui entro il 2030.

Ecco i movimenti recenti che disegnano il quadro:

  • Acquisizione di Bridge: Una mossa per rafforzare l’infrastruttura stablecoin.
  • Acquisizione di Privy: Un focus sui wallet e sull’esperienza utente.
  • Sviluppo di “Tempo”: In collaborazione con il fondo Paradigm, Stripe sta sviluppando una propria blockchain focalizzata sui pagamenti, attualmente in fase di test.

L’obiettivo è chiaro: perché pagare commissioni a terzi o dipendere dalla congestione di Ethereum, quando puoi possedere l’intera filiera?

La guerra delle Blockchain proprietarie

Stripe non è sola in questa corsa. Il settore sta vivendo una frammentazione interessante, dove ogni grande attore sembra voler costruire la propria Layer 1 (L1) o rete di settlement. È finita l’era in cui tutti si appoggiavano passivamente alle reti pubbliche neutrali come Ethereum o Solana. Ora ciascuno vuole distinguersi.

Perché costruire una propria catena? Le motivazioni sono squisitamente economiche e strategiche:

  1. Controllo e Compliance: Possedere il livello base (L1) permette di integrare nativamente le regole di conformità (KYC/AML), essenziale per le istituzioni finanziarie.
  2. Costi Prevedibili: Si evita l’esposizione ai mercati delle “fee” esterni. Se la rete Ethereum si intasa per colpa di un nuovo gioco virale, i pagamenti di Stripe non devono subirne le conseguenze.
  3. Velocità e Forex: Integrazione diretta dei motori di cambio valuta e settlement istantaneo.

Il panorama dei competitor

Mentre Stripe lavorava in silenzio a Tempo, il mercato si è mosso. Circle, l’emittente di USDC, ha annunciato Arc, la sua rete di settlement. Altre startup come Plasma e Stable stanno raccogliendo fondi per catene dedicate a USDT. Anche il mondo della tokenizzazione degli asset reali (RWA) segue questo trend, con attori come Ondo Finance e Dinari che lanciano le proprie infrastrutture.

Quindi stiamo assistendo al passaggio dalle criptovalute come asset speculativo alle blockchain come “back office” invisibile della finanza globale. Stripe, con l’assunzione del team Valora, conferma di voler essere il capostazione, e non un semplice passeggero, di questi nuovi binari digitali.

Chi vincerà questa gara? Chi si prepara sviluppando soluzioni DeFi che siano in grado di “Lavorare” con più blockchain, covnertendo i fondi da una all’altra. Questi player saranno le vere banche del futuro.


Domande e risposte

Perché Stripe ha assunto il team ma non ha comprato la tecnologia di Valora? È una mossa definita “acqui-hire”. A Stripe interessano le competenze specifiche delle persone che hanno costruito Valora (esperienza su wallet mobile, infrastruttura on-chain e UX crypto), più che il codice specifico dell’app esistente. Lasciando la proprietà intellettuale a cLabs, Stripe evita complicazioni legali o sovrapposizioni tecnologiche inutili, integrando invece il “saper fare” direttamente nei propri progetti, come la nuova blockchain Tempo o l’integrazione di stablecoin.

Cos’è una “stablecoin” e perché a Stripe interessa tanto? Una stablecoin è una criptovaluta ancorata a un bene stabile, solitamente il Dollaro USA (come USDC o USDT). A differenza di Bitcoin, non oscilla violentemente di prezzo. A Stripe interessa perché permette di spostare denaro in tutto il mondo in pochi secondi, 24/7, con costi irrisori rispetto ai bonifici bancari internazionali (SWIFT). È l’efficienza keynesiana applicata alla moneta: ridurre l’attrito negli scambi aumenta le opportunità economiche globali.

Cosa significa che le aziende costruiscono le proprie “Layer 1”? Significa che invece di costruire le loro applicazioni su “strade” pubbliche e trafficate come Ethereum (dove si paga il pedaggio e si rischia la coda), aziende come Stripe o Circle costruiscono le proprie autostrade private. Questo garantisce loro il controllo totale: possono decidere chi entra, mantenere i costi bassi, garantire la velocità delle transazioni e assicurarsi che tutto sia conforme alle leggi finanziarie, senza dipendere da decisioni esterne o congestionamenti della rete pubblica.

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