Esteri
Storico: Armenia e Azerbaigian raggiungono un accordo di Pace
Dopo decenni di guerra Armenia e Azerbaigian raggiungono un accordo di Pace, pronto da firmare, anche se l’Armenia ha dovuto rinunciare al Nagorno Karabakh in modo definitivo

L’Azerbaigian e l’Armenia hanno raggiunto un accordo di pace a seguito di negoziati volti a risolvere la loro lunga disputa nel Caucaso meridionale, hanno annunciato giovedì i funzionari.
Il Ministro degli Esteri azero Jeyhun Bayramov ha confermato che i colloqui sul testo dell’accordo sono stati completati. Poco dopo, il Ministero degli Esteri armeno ha dichiarato che l’accordo era pronto per la firma e ha espresso la volontà di consultarsi con l’Azerbaigian per stabilire la data e il luogo della cerimonia.
Nonostante questa svolta, Erevan ha criticato l’annuncio unilaterale dell’accordo da parte di Baku, sottolineando che “l’Armenia aveva invece cercato una dichiarazione congiunta”. Quisquillie.
Da quando hanno ottenuto l’indipendenza nel 1991, l’Azerbaigian e l’Armenia si sono scontrati più volte al confine, con sforzi di mediazione guidati dalla Russia, dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti per cercare di stabilire una pace duratura.
I due Paesi hanno combattuto due guerre per il Nagorno-Karabakh, un territorio azero riconosciuto a livello internazionale con una popolazione prevalentemente di etnia armena. Il primo conflitto, seguito al crollo dell’Unione Sovietica, si è concluso con il controllo della regione da parte dell’Armenia.
Tuttavia, la seconda guerra del 2020 ha visto l’Azerbaigian reclamare un territorio significativo e, nel settembre 2023, Baku ha lanciato un’offensiva di 24 ore, mettendo completamente in sicurezza l’enclave.
Nel corso degli anni i negoziati hanno oscillato tra progressi e nuove tensioni. A gennaio, il primo ministro armeno Nikol Pashinyan ha riconosciuto i progressi significativi, ma ha osservato che due punti chiave rimanevano irrisolti. Bayramov ha poi confermato che l’Armenia ha accettato le proposte dell’Azerbaigian su queste clausole in sospeso.
Come parte dell’accordo, Baku si aspetta che Erevan modifichi la propria costituzione, rivedendo in particolare le disposizioni relative alla dichiarazione di indipendenza e alle rivendicazioni sul Nagorno-Karabakh. L’Azerbaigian, che gode di un vantaggio economico e militare maggiore, ha posto questa condizione per la piena attuazione dell’accordo.
Il raggiungimento di questo accordo fra due parti da sempre opposto conferma come, volendo, è possibile raggiungere alla composizione, anche se dolorosa per l’Armenia, di conflitti decennali. Ora si pare un’era di pace, commercio e, si spera, benessere nell’area.
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