Attualità
STERLINA E BANK OF ENGLAND SALVANO L’ECONOMIA INGLESE E I SUDDITI DI SUA MAESTA’
In questi giorni il Washington Post dedica un pezzo al magnifico recupero dell’economia inglese:
Non parliamo né di Lettera43 o de Il Fatto o, peggio ancora, di Repubblica e compagnia bella, ma del mitico Washington Post.
Come è potuto accadere visto che questi signori non avevano l’immenso EURONE (come segnala questa magnifica economista che ha studiato a Vienna, a Parigi e alla London School of Economics di Londra)?
Molto semplicemente hanno usato il classico mix di politica economica e monetaria:
– svalutazione moneta sovrana e;
– spesa a deficit.
Chiaramente il tutto ha determinato una crescita del rapporto Debito su PIL:
Ma sapete una cosa? Avendo una Banca Centrale al servizio dei sudditi di Sua Maestà, questa si è comperata ben 400 miliardi di sterline di debito pubblico facendo un grande favore all’economia della nazione:
Ovviamente solo gli idioti non se ne sarebbero accorti (vero cari elementi comici al Governo Italiano?). Infatti Claudio Borghi che idiota non è ecco cosa ha twittato:
Ed il bello è che la Sterlina neanche scende come moneta di riferimento! In pratica gli Inglesi HANNO RIFIUTATO IL PATTO DI STABILITA’!
Ma come risultato si sono trovati ora i seguenti risultati:
e anche:
In pratica, costruzioni e consumi hanno necessitato dell’adozione del mix di azioni politica economica e monetaria per poter garantire al paese la tenuta dei conti pubblici.
Ora io vi chiedo: dato che dai pezzi sull’export si evince che l’Italia esporta culto del bello legato anche all’arredamento d’interni e dato che questo comporta la necessità di un mercato delle abitazioni che funzioni correttamente, non sarebbe il caso di tornare ad una moneta sovrana con una propria Banca Centrale onde seguire l’esempio inglese e preservare quindi l’accumulo di capitale fisso lordo che per circa 70 anni è cresciuto e solo negli ultimi 3 anni viene invece completamente smantellato?
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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