Analisi e studi
STATO DI EMERGENZA PERMANENTE (di Giuseppe Palma)
Con Tarro ci sono riusciti. Lo hanno insultato e infangato in tutti i modi. Nonostante il professore messinese sia stato allievo di Sabin e abbia avuto in passato grandi meriti nella cura del colera, virologi da passerella e tecnoscienziati governativi lo hanno fatto passare per un incompetente.
Ci hanno provato anche col prof. De Donno, ma non ci sono riusciti. La cura del plasma funziona ed è stata utilizzata – quantomeno finora – con risultati a dir poco straordinari. Merito di Mantova e Pavia.
Ora il nuovo mantra del governo e dei tecnoscienziati è: non ci sarà un pieno ritorno alla libertà fin quando non vi saranno dosi vaccinali sufficienti per tutti (Conte lo ha anche detto stasera in conferenza stampa). Il che vuol dire che l’uso politico del terrore consentirà per almeno un altro anno la sopravvivenza del governo e delle task-force, almeno fino alla diffusione del vaccino. Vaccino che certamente è importante e credo che tutti debbano fare, ma perché limitare le libertà fino a quel momento? Perchè insistere sulla paura e sul terrore?
Un terrore ingiustificato, come ingiustificata è la proroga dello “stato di emergenza” di altri sei mesi. Rispetto al 20 febbraio, oggi abbiamo quasi il triplo di posti letto in terapia intensiva, il triplo di respiratori polmonari e una cura molto efficace attraverso il plasma.
Le chiusure nella Fase1 sono state giustificate non dalla letalità del virus, che pure è pericoloso, ma dall‘insufficienza di posti letto in terapia intensiva e respiratori polmonari.
Non capisco perché non possa esserci ridata la libertà.
Non capisco perché smaterializzare e digitalizzare rapporti personali e metodi di lavoro.
Non capisco perché telematizzare scuola e università.
Non capisco perché criminalizzare il contatto tra esseri umani.
Non capisco il perché di protocolli folli e demenziali per la riapertura di ristoranti, bar, parrucchieri, stabilimenti balneari etc.
Virus è potere. E come tale garantisce la possibilità di controllare cittadini e imprese, circostanza che in un momento normale sarebbe stata inimmaginabile. Ma non solo. Il virus, la paura e lo stato di emergenza permanente consentiranno al governo di fare riforme che, in tempi normali, il Paese non avrebbe mai accettato. La decretazione d’urgenza, che finora è stata utilizzata per l’emergenza, da ora in avanti verrà utilizzata per le famose riforme strutturali (contro il popolo e i suoi diritti). Insomma, governo e task-force profitteranno dell’emergenza per imporre le famigerate riforme: verde e digitale le parole di Conte di ieri sera, che sostanzialmente vogliono dire smaterializzazione dei rapporti umani e continue complicazioni alla vita di cittadini e imprese. Il prossimo attacco sarà al denaro contante; quale migliore occasione per ridurne l’utilizzo attraverso la bufala che il virus si diffonde sulle banconote? Faranno anche questo.
Ma voi applaudirete. Come avete sempre applaudito tutto ciò che vi ha ridotti in schiavitù.
Giuseppe PALMA
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Consigli letterari:
di Paolo Becchi e Giuseppe Palma, “DEMOCRAZIA IN QUARANTENA. Come un virus ha travolto il Paese“, Historica edizioni.
Qui i link per l’acquisto:
http://www.historicaedizioni.com/libri/democrazia-in-quarantena/
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