Attualità
STAMPA CHE LA CRISI PASSA (SI COME NO) 2: caos debito nel mondo
Se ci seguite con costanza, ricorderete che l’altra settimana abbiamo pubblicato un pezzo dedicato al magnifico lavoro delle Tipografie Riunite Draconiane.
Oggi vediamo invece come l’operato di tali tipografie s’intreccia con quello delle altre stamperie mondiali e cerchiamo di capire SE il loro lavoro è utile al progresso del mondo.
Ad una prima analisi non sembrerebbe:
L’operato dei tipografi nel mondo ha gonfiato a dismisura (ben 10 volte) i bilanci delle banche centrali (tra cui quella di Mariotto).
Tutto quel denaro, messo a leva, ha determinato l’esplosione mondiale del debito (oltre 5 volte e mezzo il valore iniziale), mentre il PIL è cresciuto solamente di 2,8 volte circa.
Si sarebbe portati a pensare che la produttività marginale del debito sia oramai negativa! E che, come tale, nelle economie avanzate non ha senso parlare di crescita poiché indebitarsi comunque comporta una crescita percentualmente inferiore a quella con cui cresce il debito.
Invece noi lo sappiamo benissimo, il problema è la velocità di circolazione della moneta, ovvero il denaro che non affluisce alle famiglie e alle aziende, ossia alle fonti produttive che, come tale, non riescono a soddisfare le necessità (in termini di impiego) delle bocche da fuoco in essere (macchinari ed impianti).
Di tal guisa, i prezzi in tutto il mondo tendono a calare ai livelli di equilibrio con la poca moneta disponibile: materie prime, semilavorati, prodotti finiti sui mercati domestico e all’export, nel commercio come nell’industria.
E magicamente ecco che si passa dall’INFLATION alla LOWFLATION, primo passo per la DEFLAZIONE tipica dell’AUTUNNO nel ciclo di Kondratieff. Faccio solo notare che la depressione è il passo successivo e necessario perché il mondo torni a crescere!
Buona attesa dell’inverno (depressione) a tutti!
Maurizio Gustinicchi
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