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Spediamoli in Ruanda! Ecco l’idea di Boris Johnson per risolvere il problema degli immigrati irregolari
Nel solo 2021 37 mila immigrati irregolari sono entrati nel Regno Unito, in massima parte con piccole barche dalla Francia. Un problema costoso per il governo britannico, ma ecco l’idea di Boris Johnson: il Regno unito spedirà in aereo molti richiedenti asilo in Ruanda,, a 6 mila km di distanza, nell’ambito di un piano storico per “riprendere il controllo dell’immigrazione illegale”, così come spiegato dal Daily Mail.
I ministri inglesi hanno stretto un “primo accordo a livello mondiale” con la nazione dell’Africa centro-orientale per ospitare i migranti, compresi quelli che arrivano in Gran Bretagna attraverso la Manica, il tutto mentre le loro richieste sono esaminate dal Ministero dell’Interno.
Il ministro dell’Interno Priti Patel è arrivato stasera nella capitale ruandese Kigali e domani firmerà un accordo quinquennale. Inizialmente costerà ai contribuenti britannici 120 milioni di sterline, è chiaro.
Si pensa che altri aspetti del piano includano un nuovo centro di accoglienza per richiedenti asilo nel North Yorkshire, il controllo della Manica passato al Ministro della Difesa e una serie di riforme legali che dovrebbero impedire i ricorsi da parte dei richiedenti asilo.
I funzionari ritengono che l’accordo sull'”off-shore” del trattamento dei richiedenti asilo dissuaderà migliaia di migranti dall’attraversare la Manica in gommoni. Ovviamente il governo si attende una feroce reazione da parte delle associazioni che assistono i migranti irregolari.
L’organizzazione benefica del Refugee Council è stata tra quelle che hanno sollecitato un ripensamento immediato del piano ieri sera, con l’amministratore delegato Enver Solomon che ha detto al Mirror di essere “sconvolto dalla decisione crudele e malvagia del governo“. L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati ha anche espresso preoccupazione per lo “spostamento piuttosto che per la condivisione delle responsabilità”.
Nel frattempo, il Labour ha affermato che è stata una mossa per distogliere l’attenzione dalla discussione su Partygate, che continua a mettere in imbarazzo il numero 10 e per il quale buona parte del gabinetto, compreso il Primo Minsitro Johnson, ha ricevuto una sanzione dalla polizia. Comunque la decisione scatenerà un mare di polemiche politiche, di cui sentiremo parlare a lungo.
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