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Spectra: la scommessa “adattiva” americana per la sicurezza nucleare militare (e per l’efficienza)

Il nuovo prototipo USA con chip NextSilicon sfida i giganti tradizionali: prestazioni decuplicate senza riscrivere il codice.

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Un nuovo prototipo di supercomputer promette di cambiare le regole del gioco nelle simulazioni strategiche USA. Meno consumi, niente riscrittura del codice e chip che “ragionano” sul carico di lavoro.

Non è il computer più grande del mondo, ma potrebbe essere quello che conta di più per il futuro prossimo della deterrenza strategica americana. I Sandia National Laboratories hanno appena alzato il velo su Spectra, una macchina prototipo realizzata in collaborazione con NextSilicon.1 L’obiettivo? Dimostrare che non serve sempre la forza bruta di CPU e GPU tradizionali per garantire la sicurezza nazionale, ma che l’intelligenza adattiva può fare di meglio, consumando la metà.

Oltre la forza bruta: il chip Maverick-2

Il cuore del sistema non è il solito processore che macina dati in modo uniforme. Spectra monta 128 acceleratori Maverick-2 a doppio die.2 Si tratta di chip sperimentali che, invece di trattare tutti i dati allo stesso modo (il classico approccio “tutto fa brodo”), analizzano il codice in tempo reale e riorganizzano il lavoro per massimizzare l’efficienza.3

Il Chipe Maverick 2

James Laros, scienziato senior di Sandia, ha definito questa capacità come “la prima del suo genere”. L’idea è semplice ma potente: spostare le risorse dove servono, quando servono, senza sprechi.

Ecco le caratteristiche chiave del progetto:

  • Architettura Adattiva: Il chip analizza il carico di lavoro al volo.

  • Efficienza Energetica: Promessa di prestazioni superiori con consumi drasticamente ridotti.

  • Nessuna Riscrittura: Forse il punto più amato dai tecnici: le applicazioni esistenti non devono essere riscritte da zero per girare sul nuovo hardware.

Un banco di prova per la sicurezza nazionale

Non stiamo parlando di far girare videogiochi. Sandia, insieme al Lawrence Livermore e al Los Alamos National Laboratory, utilizzerà Spectra per carichi di lavoro critici, come la fluidodinamica avanzata. Queste simulazioni sono essenziali per garantire che l’arsenale nucleare statunitense rimanga affidabile senza dover ricorrere a test sotterranei (cosa che nessuno, onestamente, vorrebbe vedere tornare). Si tratta di un computer che tutela la sicurezza della dissuasione nucleare americana. 

La tabella seguente riassume le differenze tra l’approccio tradizionale e quello di Spectra:

CaratteristicaSupercomputer Tradizionale (CPU/GPU)Spectra (NextSilicon Maverick-2)
Gestione DatiTrattamento uniforme dei datiAnalisi e priorità in tempo reale
ConsumoElevato (forza bruta)Ottimizzato (efficienza first)
Porting SoftwareSpesso richiede riscrittura del codiceNessuna riscrittura necessaria
ObiettivoPotenza di piccoEfficienza su carichi reali

Il programma Vanguard e l’eredità di Astra

Spectra è il secondo “figlio” del programma Vanguard di Sandia, nato per testare tecnologie sperimentali prima di investirci miliardi per la scala industriale. Il predecessore, Astra (2018), aveva sdoganato i processori Arm per i carichi scientifici pesanti, aprendo la strada a sistemi come Venado a Los Alamos.

Ora la palla passa all’intelligenza adattiva. Elad Raz, CEO di NextSilicon, ha lanciato una promessa ambiziosa: “Fino a 10 volte le prestazioni a metà della potenza”. Se i dati confermeranno queste parole, potremmo essere di fronte a una svolta che ridurrà drasticamente i costi e i tempi di adattamento dei codici scientifici.

I primi test (benchmark HPCG, LAMMPS per la dinamica molecolare) sono andati a buon fine fin dal primo giorno. Integrato da Penguin Solutions e raffreddato da un sistema a pressione negativa di Chilldyne, Spectra è pronto a dimostrare se l’intelligenza può davvero battere i muscoli nel calcolo ad alte prestazioni.

Unità di elaborazione parte del programma Vanguard

Domande e risposte

Perché Spectra è diverso dai supercomputer tradizionali?

La differenza sostanziale risiede nei chip Maverick-2. Mentre i computer tradizionali utilizzano un approccio standardizzato nell’elaborazione dei dati, i chip di Spectra sono “adattivi”: analizzano il codice in esecuzione in tempo reale e riorganizzano i compiti. Questo permette di concentrare la potenza di calcolo dove è più necessaria, migliorando l’efficienza operativa e riducendo gli sprechi energetici, un fattore critico per le grandi infrastrutture di calcolo.

Qual è l’impatto pratico di questa tecnologia sulla sicurezza?

L’impatto è strategico ed economico. Spectra viene utilizzato per simulazioni di fluidodinamica complesse necessarie alla gestione dell’arsenale nucleare USA senza test fisici. Se la tecnologia si dimostrerà valida, permetterà di eseguire queste simulazioni vitali molto più velocemente e con consumi energetici dimezzati. Inoltre, la capacità di non dover riscrivere il software esistente garantisce una continuità operativa immediata per i laboratori di sicurezza nazionale.

Cos’è il programma Vanguard di cui Spectra fa parte?

Il programma Vanguard è l’incubatore tecnologico di Sandia. Serve a testare tecnologie sperimentali su scala ridotta prima di implementarle sui sistemi di produzione massivi. È un modo per mitigare il rischio tecnologico: si prova su un prototipo (come è stato per Astra con i processori Arm e ora Spectra con i chip adattivi) per vedere se la tecnologia è matura per sostenere i carichi di lavoro scientifici e militari del futuro.

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