Attualità
Solidarietà Europea?? Germania sotto accusa: Polonia e Ucraina contro Berlino, “Alleata di Putin”
Altro che Unione Europea, altro che “Solidarietà con l’Ucraina”: volano parole grosse nella UE e quasi tutte sono rivolte a Berlino.
Il vice primo ministro polacco Jaroslaw Kaczynski ha accusato la Francia e la Germania di essere troppo vicine alla Russia, condannando il comportamento di Berlino verso Mosca prima dell’invasione dell’Ucraina, il tutto in un’intervista al quotidiano tedesco Die Welt pubblicata oggi. “La Germania, come la Francia, ha un forte pregiudizio a favore di Mosca“, ha detto Kaczynski, che è anche leader del partito di governo Diritto e Giustizia (PiS) e che quindi ha un peso politico non indifferente.
Kaczynski ha risparmiato le sue parole più forti per Berlino. “Nel corso degli anni, il governo tedesco non ha voluto vedere ciò che la Russia stava facendo sotto la guida del (presidente russo Vladimir) Putin e vediamo il risultato oggi“, ha detto Kaczynski. “La Polonia non è contenta del ruolo della Germania in Europa“. Su questo punto Varsavia se ne farà una ragione, perché non si muove foglia nella UE che Berlino non voglia. Quindi, con un richiamo storico, ha rimproverato Berlino per aver cercato di ricostruire ciò che l’ex cancelliere Otto von Bismarck del XIX secolo “aveva fatto … la dominazione tedesca ma fianco a fianco con la Russia”.
le accuse sono principalmente legate alla passività di Berlino nell’aiuto diretto all’Ucraina, con l’incapacità di consegnare aiuti militari diretti, e perché la Germania non riesce a atgliare le forniture di petrolio, non solo di gas, dalla Russia. Prima dell’invasione russa del 24 febbraio, la Germania importava il 55% del suo gas naturale dalla Russia, metà del proprio carbone e circa il 35% del suo petrolio.
Però non è stato l’unico attacco ai vertici politici tedeschi proveniente dall’Europa dell’est: l’ambasciatore ucraino in Germania Melriyk ha usato parole durissime contro il Presidente della Repubblica Federale tedesca Frank-Walter Steinmeier, già ministro degli esteri, per il quale . “il rapporto con la Russia era e rimane qualcosa di fondamentale, addirittura sacro, qualunque cosa accada. Neanche la guerra di aggressione gioca un ruolo importante”. Per il presidente “gli ucraini non siano davvero un soggetto politico”. Ricordiamo che Stenmeier sembra effettivamente un intoccabile della politica tedesca ed è stato recentemente confermato per un secondo mandato presidenziale. Steinmeier ha preso in passato posizioni molto forti: ha rifiutato seccamente ogni possibilità di riparazioni economiche verso la Grecia, anzi ha appoggiato il “Piano Merkel” del 2015, nega l’esistenza dello sterminio armeno del 1915, si è rifiutato di incontrare il Dalai Lama e non si è congratulato per l’elezione di Donald Trump nel 2016. Accuse durissime che si accompagnano a quella di aver creato una rete di interessi economici per decenni che ora coinvolge anche i vertici dell’attuale coalizione Semaforo, che effettivamente appare smarrita e confusa di fronte alla situazione attuale e incapace di prendere una chiara posizione, né di adesione completa alla NATO né di terzietà nei confronti del conflitto.
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