Attualità
Sistema tedesco in tilt: crolla il surplus commerciale. La Russia ride
Il boom industriale e commerciale tedesco? In realtà non era figlio di una grandissima efficienza, quanto dell’aver collegato il proprio sistema industriale al gas a basso costo russo. Finito quello, finito il boom dell’export tedesco.
L’avanzo commerciale in Germania si è ridotto drasticamente a 9,7 miliardi di euro nel marzo 2022 rispetto ai 20,7 miliardi di euro dell’anno precedente, poiché le esportazioni verso Cina, Regno Unito e Russia sono diminuite mentre il valore delle importazioni hanno continuato a crescere a un ritmo a due cifre.
Le esportazioni sono aumentate dell’8,1% anno su anno a 137,4 miliardi di euro e le importazioni sono aumentate del 20,1% a 127,7 miliardi di euro. In base al calendario e alla stagionalità, le esportazioni sono diminuite del 3,3% rispetto a febbraio 2022, con le vendite in Russia che sono scese del 62,3% a causa delle sanzioni imposte. Le spedizioni verso l’UE sono diminuite dell’1,7%, le vendite verso i paesi extra UE sono diminuite del 5,1%, in particolare verso la Cina (-4,3%) e il Regno Unito (-3,9%) mentre quelle verso gli Stati Uniti sono aumentate del 3,2%. Le importazioni sono invece aumentate del 3,4% rispetto al mese precedente, spinte dagli acquisti da Cina (15,8%), Stati Uniti (+,3%) e Regno Unito (40,8%) mentre le importazioni sia dall’UE (-3%) che dalla Russia (-3,4%) sono in calo
L’Europa (UE e UK) è in crisi per il boom dei prezzi energetici, quindi non è più un buon mercato. La Russia è sanzionata, quindi niente export di massa di auto come prima. La Cina è bloccata dal lockdown, quindi non è più un buon mercato. Restano gli USA, che per ora tirano e che tireranno ancora per un po’, ma il sistema mercantilistico tedesco, quello che voleva crescere importando in tutto il mondo e tagliando il valore delle importazioni, è saltato. Alla fine si conferma che era legato più che altro ad una fornitura energetica a basso costo che dava un vantaggio competitivo intra UE ed extra UE, ma ora questo non c’è più, e non si vede un’alternativa a breve. Con l’Europa impoverita resta solo il mercato Nord Americano, finché tira. Del resto i mercati del resto del mondo sono stati superficialmente dimenticati. Che faranno ora i tedeschi?
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