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Sirchia: «Basta pupazzi che firmano qualsiasi cosa. Abbiamo bisogno di una classe che tuteli i cittadini, non la Commissione europea»

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Una recente intervista al Professor Sirchia, ex ministro della Sanità, ripresa da Senaldi su Libero e da Imola Oggi, ci ha colpito per la sua diretta sincerità:

Professore, l’emergenza coronavirus ha riaperto la polemica sui tagli alla sanità fatti da chi ha governato negli ultimi dieci anni: lei cosa ne pensa?
«Purtroppo abbiamo subito l’influenza negativa di alcuni economisti, che sono intelligenze importanti ma pericolose: vivono di slogan e formule ma sono lontani dalla realtà e dalla società».

Una critica ai tecnici da un ex ministro tecnico?
«Io arrivavo dagli ospedali, conoscevo la vita e la sofferenza. L’Italia invece, ma direi tutta l’Europa, negli ultimi anni si è messa in mano a dei guru, spesso al servizio della grande finanza internazionale e delle banche, che hanno imposto al Paese un Mes da 120 miliardi come contributo a un Fondo Salva-Stati, che è in realtà un fondo di salvataggio delle banche franco-tedesche».

Professore, fa il sovranista?
«Non è un discorso sovranista, ma di buon senso. Io non parteggio per un partito, faccio il cittadino. Credo che non possiamo e non dobbiamo uscire dall’Ue ma bisogna capire che essa, così com’è, ci porta a fondo. Quasi tutti i governi italiani degli ultimi anni hanno avallato le disastrose strategie economiche globaliste della Ue per incapacità e debolezza. Erano e sono esecutivi con scarso consenso popolare, minacciati da continui rating negativi e dallo spread. È ora di finirla, dobbiamo mandare al governo uomini capaci e non manichini disponibili a firmare ogni compromesso».

Sirchia è stato ministro, diciamo così tecnico, in un governo Berlusconi di quasi 15 anni fa. Se una persona moderata, un professore universitario, si mette a fare dei discorsi così netti e così forti sulla necessità di riprendere una politica nazionale, con persone abili ed in grado di conseguire in bene comune, qualcosa si è rotto nella narrazione europeista dei media. Sono passati pochi anni da quando il PD diceva che stava facendo il “bene dell’Europa, non dell’Italia”

Sono passati pochi anni dai “Governi tecnici ” che avrebbero salvato l’Italia distruggendo gli italiani,  e questa manfrina inizia a rompersi. Il Covid-19 potrebbe portare alla definitiva vittoria dei “Tecnici europeisti che vogliono il bene della Commissione”, o alla loro definitiva dismissione. La scelta fra queste due alternative sta solo a noi.


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