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SIAE sceglie la Blockhain Algorand per tutelare i diritti d’autore

La Siae tutelerà i diritti d’autore tramite la blockchain Algorand e l’utilizzo dei NFT

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La Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE), la principale agenzia italiana per la raccolta di diritti d’autore fondata nel 1882, e Algorand, una piattaforma leader nella blockchain dedicata alla omogenizzazione della finanza innovativa e ordinaria , annunciano la prima importante pietra miliare di un progetto per creare una piattaforma su DLT aperta che consente una gestione trasparente ed efficiente dei diritti degli autori.

Le due organizzazioni lavorano insieme dal 2019 e per la prima volta i diritti d’autore sono rappresentati come risorse digitali. La storia di SIAE inizia 139 anni fa e oggi, con Algorand, l’organizzazione abbraccia un futuro potenziato dalla tecnologia per continuare la sua missione di proteggere la creatività dei propri utenti. Ora ha deciso di farlo attraverso l’utilizzo delle tecnologie innovative.

Questa settimana sono stati creati più di 4 milioni di NFT (Non Fungible Tokens) che rappresenteranno digitalmente i diritti degli oltre 95.000 autori membri della SIAE. Gli NFT, una tipologia di asset digitale registrato su blockchain, saranno quindi utilizzati per la prima volta in rappresentanza dei diritti d’autore dei membri SIAE. La digitalizzazione di questi diritti su una blockchain pubblica decentralizzata e trasparente è il primo requisito per costruire un’infrastruttura aperta in grado di proteggere i diritti dell’autore end-to-end, come previsto da SIAE per il futuro del settore.

“Garantire la tutela della creatività è da 139 anni la missione di SIAE, e questo progetto dimostra che il nostro obiettivo è continuare a garantirla per i prossimi 139 anni”, ha dichiarato Gaetano Blandini, Direttore Generale di SIAE. “Non ci interessa costruire infrastrutture tecnologiche per generare profitto. Invece, il nostro obiettivo è stato e sarà sempre quello di creare valore aggiunto per i nostri membri. Per questo possiamo permetterci di parlare di infrastrutture aperte e mettere a disposizione tutto il nostro know-how per la comunità. La tecnologia Blockchain è sicuramente un filone interessante da continuare ad esplorare per via delle sue caratteristiche di trasparenza ed efficienza – per progettazione – fondamentali per chi, come noi, gestisce lo stipendio del duro lavoro altrui “.

La creazione di queste risorse digitali uniche è il primo passo verso obiettivi ancora più ambiziosi, consentendo una gestione più trasparente ed efficiente dei diritti stessi, nel loro percorso fra chi usa il diritto (chi ascolta musica, ad esempio) e coloro che ne percepiscono il ritorno economico, i creatori della musica.  In futuro, il ruolo degli intermediari nell’ecosistema della gestione dei contenuti e dei diritti cambierà radicalmente. SIAE, un’organizzazione senza scopo di lucro che appartiene veramente agli autori, può e faciliterà il passaggio a nuove piattaforme basate su blockchain che cambieranno rapidamente e profondamente i modelli di business per molti altri intermediari nella gestione dei diritti e dei contenuti.  Un grosso passo avanti per la SIAE, spesso accusata di essere estremamente inefficiente e di fare non tanto gli interessi dei propri soci, ma piuttosto quella della macchina burocratica e, soprattutto, ritenuta sempre estremamente onerosa.

Il progetto prevede una blockchain aperta e accessibile a tutti, e si tratta di un progetto italiano con una potenziale adesione internazionale. La gestione del copyright è un argomento globale e le soluzioni basate su blockchain sono scalabili per un’ampia adozione. Per beneficiare tutti nella creazione di contenuti e nell’ecosistema di consumo, tutte le agenzie globali di raccolta dei diritti d’autore devono lottare per l’adozione di massa, in un approccio graduale. SIAE intende condividere i risultati del proprio progetto con la più ampia comunità per accelerare una gestione veramente decentralizzata di questi meta dati, fondamentale per una gestione accurata e trasparente dei diritti. In questo modo si arriverebbe rapidamente ad una gestione veramente decentralizzata di questi meta dati, fondamentali per una corretta e trasparente gestione dei diritti. Il sistema è inoltre già progettato – in una visione di vero decentramento aperto – per poter trasferire la gestione direttamente ai titolari dei diritti, che potranno poi gestire direttamente i metadati relativi ai loro diritti.

A questo punto gli autori potranno considerarsi veramente proprietari dei diritti delle proprie opere, con un’intermediazione minima e la possibilità di scambiarli liberamente.


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