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Segno dei tempi: Apple non è più la società più capitalizzata al mondo

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I tempi cambiano, l’economia reale torna a essere la regina, le bolle si sgonfiano e i beni primari come l’energia tornano ad essere il cuore del sistema economico. Questo non può che riflettesi nella borsa, dove vediamo che Apple non è più la più grande, per capitalizzazione, società al mondo. Con un calo del 19% di valore per azione dall’inizio dell’anno la sua capitalizzazione complessiva è pari a 2,37 miliardi di dollari. La più capitalizzata società al mondo è ora la saudita ARAMCO, società di stato petrolifera ed energetica, con una capitalizzazione complessiva pari a 2,45 miliardi di dollari.

Quindi la bolla tecnologica si sta sgonfiando con grande rapidità, riportando in auge società che sembravano essere condannate dalla storia, quelle che producono energia “Sporca”, petrolifere, che dovevano essere superate dalla rivoluzione vede. Invece, mente le prime si stanno rapidamente riducendo, le seconde mantengono un valore stabile, se non lo incrementano.

Questo andamento viene poi ulteriormente confermato dai problemi logistici creati sia dalla politica Covid-zero cinese sia dalla guerra in Ucraina: questa crisi ha reso da un lato complesso l’approvvigionamento dei prodotti Apple, dall’altro ne ha danneggiato la commercializzazione. Al contrario la guerra in Ucraina ha esaltato la posizione dei produttori di materie prime. Si tratta di un necessario bagno di realtà: senza un iPhone nuovo puoi sopravvivere benissimo, senza energia o senza cibo no, non puoi stare. Un concetto semplice che stiamo re-imparando sulla nostra pelle. Eppure vi garantisco che in Europa l’illusione che il mondo si basi sui sogni verdi e che il benessere economico delle persone non sia necessario è tuttora imperante.


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