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Scoperta una Grande Fortezza sconosciuta dell’età del Ferro con l’aiuto di Droni

L’uso di moderne tecnologie, come la mappatura a droni, permette di trovare una grande fortezza della tarda età del bronzo a Dmanisis Gora, nel Caucaso, la cui storia è misteriosa e tutta da scoprire

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Le moderne tecnologie hanno svelato una fortezza di 3.000 anni fa, di cui non si sapeva praticamente nulla, e le cui vere dimensioni sono state rivelate dai droni.  Immersa nelle montagne del Caucaso, questa scoperta rivoluziona la nostra comprensione delle società dell’età del bronzo.

La regione di Dmanisis Gora, situata in Georgia, è un sito archeologico eccezionale. Utilizzando dei droni, i ricercatori hanno mappato una struttura difensiva che si estende per oltre un chilometro, rivelando un insediamento 40 volte più grande delle stime iniziali. Questa fortezza, risalente alla tarda età del bronzo, offre uno sguardo unico sulle dinamiche sociali ed economiche dell’epoca.

La località dove si trova la fortezza di Dmanisis Gora dell’età del ferro in Georgia

Un ritrovamente per gradi

Durante gli scavi iniziali, gli archeologi hanno esplorato una piccola area fortificata. Tuttavia, in autunno, la scomparsa della vegetazione estiva ha rivelato muri e strutture ben oltre la fortezza centrale. Non riuscendo a cogliere le dimensioni del sito da terra, i ricercatori hanno utilizzato dei droni per catturare quasi 11.000 immagini.

Le nuove immagini sono state poi confrontate con immagini di spionaggio declassificate per aiutare i ricercatori a determinare quali elementi del terreno potrebbero essere stati costruiti più di recente.

I membri del team hanno poi utilizzato queste informazioni per creare nuove mappe delle mura di fortificazione, delle tombe, dei sistemi di campi e delle strutture in pietra che si trovano nell’insediamento esterno. “I risultati di questa indagine hanno mostrato che il sito era più di 40 volte più grande di quanto si pensasse in origine”, ha spiegato.

Una mappa del Plasteau che compone la fortezza con le indicazioni della fortezza interna (Core) in verde strutture in pietra, e in nero i muri esterni

Queste fotografie hanno permesso di creare modelli 3D precisi, rivelando un vasto insediamento esterno protetto da un recinto monumentale. Il confronto con le immagini satellitari della guerra fredda ha aiutato a distinguere le strutture antiche dalle modifiche più moderne.

Un sito dai molteplici misteri

La fortezza di Dmanisis Gora potrebbe essere stata un punto di convergenza per i gruppi pastorali nomadi. I ricercatori suggeriscono che l’insediamento esterno si sarebbe espanso e contratto stagionalmente, riflettendo i movimenti della popolazione legati al bestiame.

La struttura presenta diversi tipi di finizione: esternamente i massi sono incastrati, ma non squadrati, mentre la fortezza interna presenta un livello di rifinitura molto più avanzata.

Nonostante le sue dimensioni imponenti, il sito mostra poche prove di un’occupazione intensiva. Questa particolarità incuriosisce gli scienziati, che pensano a un uso temporaneo o cerimoniale. Gli scavi hanno già portato alla luce migliaia di frammenti di ceramica e ossa di animali, che testimoniano la vita quotidiana degli antichi abitanti.

Inoltre sono presenti sia strutture che appaiono abitative, sia anche un sistema di terrazzature che lascia intender anche lo svolgimento di attività agricole.

L’atltopiano dove sorge la fortezza

Una finestra sul passato

Dmanisis Gora offre una nuova prospettiva sulle società della tarda età del bronzo. Le sue dimensioni e la sua complessità sconvolgono i tradizionali modelli di urbanizzazione, suggerendo un’organizzazione sociale più sofisticata del previsto. Le ricerche future potrebbero far luce sulle pratiche agricole, sui movimenti del bestiame e sulla densità della popolazione.

Infine, sebbene non sia ancora chiaro in che misura il “crollo dell’età del bronzo” del XII secolo a.C. abbia avuto un impatto sul Caucaso meridionale, la cultura materiale e i modelli di insediamento in questa regione mostrano una notevole continuità durante la transizione tra l’età del bronzo e l’età del ferro, suggerendo un possibile legame tra le dinamiche insediative e la resilienza della società. Questa traiettoria sembra essere in netto contrasto con il resto del Vicino Oriente e del Mediterraneo orientale. Una valutazione completa, tuttavia, richiede sia un’indagine più sistematica di altri siti potenzialmente simili sia un’indagine più intensiva di Dmanisis Gora stessa.

Questa scoperta sottolinea anche l’importanza del Caucaso come crocevia culturale tra Europa, Asia e Medio Oriente. Le interazioni tra comunità sedentarie e nomadi hanno probabilmente giocato un ruolo chiave nello sviluppo di questa fortezza unica.


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