Cultura
Scoperta la tomba di un Re a Gordion: il mistero del parente di Mida al centro di miti antichi
Una tomba reale dell’VIII secolo a.C. scoperta a Gordion potrebbe appartenere alla dinastia di re Mida. Oltre 100 reperti, tra cui bronzi e tessuti rari, svelano i segreti dei Frigi. Scopri di più!

Mercoledì il Ministro della Cultura e del Turismo della Turchia, Mehmet Nuri Ersoy, ha annunciato un’importante scoperta archeologica nella città antica di Gordion, capitale dei Frigi: una camera tombale in legno, risalente all’VIII secolo a.C., che potrebbe appartenere a un membro della dinastia del leggendario re Mida, celebre per il suo “tocco d’oro”.
La tomba a cremazione, rinvenuta all’interno del monumentale tumulo T26, il 47° registrato nel sito, ha restituito resti umani e oltre 100 preziosi reperti, tra cui 88 oggetti in bronzo e ferro ben conservati, un ricco corredo funebre che sicuramente sarà il pezzo forte di un qualche museo.
121 giorni di scavi svelano segreti reali
Gli scavi, guidati dal professor Suleyman Yucel Senyurt dell’Università Haci Bayram Veli di Ankara, si sono svolti tra settembre 2024 e gennaio 2025. “Abbiamo lavorato sistematicamente con 15 operai e sei archeologi su una griglia di 12×12 metri”, ha dichiarato Senyurt all’agenzia Anadolu. Nonostante il collasso della camera in legno sotto strati di pietra e terra, sono stati recuperati numerosi oggetti funerari, tra cui un raro bronzo di 2.700 anni fa avvolto in un tessuto di lino, un ritrovamento eccezionale per l’archeologia anatolica.
Un passato politico riemerge a Gordion
“Questo tumulo, alto 8 metri e largo 60, è di dimensioni medie per Gordion”, ha spiegato Senyurt. “Nonostante il crollo, abbiamo trovato oltre 100 reperti in situ, di cui 47 già restaurati”. La presenza di grandi calderoni, treppiedi e bracieri in ferro suggerisce che la persona sepolta fosse un re o un aristocratico di alto rango. La tomba, la più antica testimonianza di cremazione nella regione, offre nuovi spunti sulle usanze funerarie frigie e sulla storia politica di Gordion.
Collaborazione internazionale e il legame con Mida
Il professor Charles Brian Rose, direttore degli scavi di Gordion con 45 anni di esperienza in Turchia, ha definito la scoperta “straordinaria”. Confrontando i reperti con quelli del famoso tumulo attribuito a re Mida, costruito per suo padre Gordio, Rose ha ipotizzato: “Potrebbe essere il sepolcro di un parente di Mida”. Ha aggiunto che si tratta dell’unica tomba a cremazione dell’VIII secolo a.C. conosciuta a Gordion, con vasi simili a quelli del Tumulo di Mida, rafforzando l’ipotesi di un legame dinastico.
Il mito del nodo gordiano e del Re Mida
La storia di Gordion è indissolubilmente legata alla leggenda del nodo gordiano. Secondo la tradizione, Gordio, padre di Mida e un tempo umile contadino, fu scelto per diventare re tramite una profezia. Legò il suo carro a un palo con un intricato nodo, proclamando che chi lo avesse sciolto avrebbe dominato l’Asia. Quando Alessandro Magno giunse a Gordion nel 333 a.C., affrontò il nodo e, incapace di scioglierlo, lo tagliò con la spada, dichiarando che il metodo non contava, ma solo il risultato. Secondo il mito, questo gesto gli costò caro: Alessandro si ammalò e morì giovane.
Ma anche il Re Mida è al centro di noti miti antichi, da quello del tocco che trasformava tutto in oro, dono e maledizione che lui stesso aveva chiesto a Dioniso, e quella delle orecchie d’asino, dategli da Apollo per punizione. Comunque la sua ricchezza mitica è rimasta alla storia.
Chissà se la città frigia riserverà altre sorprese, magaris empre legate alla famiglia reale di Re Mida
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