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Economia

Scontro sui Dazi USA: Il Professor Rinaldi svela le tensioni internazionali e dà un accorato consiglio

Prof. Rinaldi contro UE sui dazi USA: “Italia ostaggio della Germania!” Il consiglio esplosivo a Meloni per difendere l’interesse nazionale. Rischio crisi?

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La minaccia di nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump riaccende il dibattito economico globale, gettando ombre sulle borse e alimentando preoccupazioni.

Si tratta di una tempesta passeggera o di un segnale di problemi ben più profondi? Nell’infuocata intervista rilasciata a Fabio Duranti su Radio Radio, il Professor Antonio Maria Rinaldi analizza con lucidità le ragioni dietro le politiche protezionistiche USA, non risparmiando critiche all’Unione Europea e offrendo un consiglio diretto alla Premier Meloni.

Il Professor Rinaldi va dritto al punto, smontando la narrazione di un Trump impulsivo. “Non è che questo signore ha sbattuto la testa,” afferma Rinaldi, sottolineando come le motivazioni siano “ben precise, ben radicate nel tempo”. Al centro della questione, un deficit commerciale statunitense che sfiora i “1000 miliardi di dollari l’anno”, una cifra che Rinaldi definisce “insostenibile”. Questa situazione, spiega, è figlia di decenni di “globalizzazione incontrollata… alimentata senza regole precise”, che ha spinto la produzione verso paesi con costi inferiori, spesso a discapito degli standard lavorativi.

Mentre gli USA cercano di rinegoziare gli equilibri, con accordi già siglati con Regno Unito, Canada, Messico e India, l’Unione Europea appare paralizzata. “È possibile che l’unica area economica così importante nel mondo come l’Unione Europea non stia andando avanti con gli accordi?”, si chiede polemicamente Rinaldi. La colpa, secondo l’economista, risiede principalmente nelle “interessi diametralmente contrapposti” dei 27 stati membri, con la Germania – forte di un surplus commerciale di 90-95 miliardi di dollari verso gli USA – a fare da freno. “Siamo ostaggio della Germania,” denuncia Rinaldi, ricordando lo scandalo Dieselgate del 2015 come un precedente tentativo americano di riequilibrare i rapporti commerciali.

Di fronte a questa impasse, e criticando l’operato della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, definita “non capace a fare nulla“, il consiglio di Rinaldi alla Premier Giorgia Meloni è netto e provocatorio: se l’UE non riesce a trovare una mediazione che tuteli gli interessi italiani, allora è tempo di agire autonomamente. “Cari signori, io non posso uccidere l’economia italiana, vado da Trump e siglo un accordo diretto,” è l’esortazione di Rinaldi, che invita a “fare di più l’italiana, fai più gli interessi dell’Italia”. Un monito che richiama l’urgenza di tutelare “milioni e milioni di posti di lavoro di lavoratori e lavoratrici italiani”.

L’intervista completa offre un’analisi tagliente e senza sconti delle dinamiche economiche attuali, ponendo interrogativi cruciali sul futuro del commercio globale e sul ruolo dell’Italia in questo complesso scenario. Un intervento destinato a far discutere, che mette in luce le drammatiche conseguenze di equilibri commerciali squilibrati e la necessità impellente di scelte coraggiose per la salvaguardia dell’interesse nazionale.

Eccovi l’originale. Buon ascolto


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