Economia
Scheda: Tutti i provvedimenti del Governo Renzi, analizzati uno per uno
I provvedimenti di Renzi sono i seguenti:
A) RIDUZIONE IRPEF per circa 10 milioni di Lavoratori Dipendenti sotto i 25.000 euro/anno di reddito, per costo di 10 miliardi e vantaggio di circa 1.000 euro/anno
Non si conoscono i dettagli (presumibilmente verranno alzate le detrazioni), ne’ e’ chiaro come verra’ coperto il provvedimento (si parla genericamente di spending review e di utilizzo risparmi per interessi, anche se presumibilmente il provvedimento e’ coperto sostanzialmente da Tagli e da Deficit sostanzialmente).
PRO: il provvedimento spingera’ la Domanda Interna (si parla di un impatto dello 0,8% sul PIL), e dara’ sollievo ai redditi bassi
CONTRO: il provvedimento e’ discriminatorio (non riguarda i lavoratori autonomi per esempio); le coperture non sono per niente chiare; mancano i dettagli del provvedimento; visto che non sono coinvolti i redditi sopra i 25.000 euro e presumibilmente si agira’ alzando le detrazioni, si creera’ un assurdo. Oggi un lavoratore con 25.000 euro di reddito paga circa 5.000 euro di IRPEF (20%), ed un lavoratore con 30.000 euro di Reddito paga circa 6.800 euro di IRPEF (23%), per cui sulla parte di retribuzione tra 25000 e 30000 grava un Irpef reale del 36%. Se un domani al primo viene ridotta l’IRPEF di 1.000 euro, sui 5.000 euro di retribuzione tra 25000 e 30000 gravera’ un Irpef di 2.800 euro, pari al 56%. Il Rischio forte, e’ che si crei uno scalone di tassazione assurdo subito tra i 25.000 euro di reddito ed i 30.000, con aliquote reali incredibili (dell’ordine del 65% considerando anche le addizionali Irpef e la contribuzione INPS)
B) RIDUZIONE IRAP del 10%, tassazione rendite al 26%
La riduzione IRAP del 10% costa 2,3 miliardi (considerando che per le imprese della PA e’ una partita di giro) ed ha un impatto dello 0,4% sulla riduzione del CLUP complessivo italiano (contro il 23% perso verso la Germania). Cio’ verrebbe finanziato aumentando le tasse sulle rendite (tra cui presumibilmente i dividendi) che avra’ impatto opposto
PRO: il provvedimento dara’ impatti sulla competitivita’ positivi ma modestissimi; per fortuna non hanno toccato la tassazione sui Titoli di Stato
CONTRO: la Tassazione sulle Rendite reale, considerando Bolli e Commissioni, salira’ al 30-33% (contro una tassazione media sul lavoro, pari a circa il 20%, considerando l’Irpef pagata sui circa 500 miliardi di redditi da lavoro); cio’ spingera’ molti capitali all’estero o in investimenti tipo materasso e preziosi, togliendoli dal circuito bancario e finanziario
C) JOBS ACT – provvedimenti sul LAVORO: forte incentivazione dei CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO E DI APPRENDISTATO
Per il Contratto lavoro a termine, via causale si passa da 12 a 36 mesi per la durata del primo rapporto di lavoro, non richiesto il requisito della cosiddetta causalità, limite massimo del 20% per l’utilizzo dell’istituto. Possibile prorogare anche più volte il contratto entro il limite dei tre anni. Incentivato e semplificato anche il Contratto di apprendistato
PRO: il provvedimento dara’ impatti significativi sull’occupazione e sulla competitivita’ spingendo le assunzioni temporanee
CONTRO: le aziende ridurranno gli effettivi a Tempo Indeterminato
D) SBLOCCO 68MLD DEBITI P.A. ENTRO LUGLIO
Entro 4 mesi verrebbero saldati tutti gli arretrati di pagamento della PA. Vi sara’ un impatto “farlocco” sui conti pubblici con entrate IVA straordinarie di 8-10 miliardi nel 2014
PRO: il provvedimento dara’ impatti significativi sulle imprese, che utilizzeranno tali denari per ridurre le loro esposizioni con le banche, nonche’ per ricostituire la cassa, ed in terza battuta per investire; senza dubbio l’affidabilita’ maggiore della PA nei pagamenti avra’ ricadute anche in quelle tra privati
CONTRO: aumentera’ il Debito pubblico del 4% sul PIL (anche se si inventeranno qualche tecnicismo con la CDP) e verra’ abbellito dello 0,6% il Deficit di quest’anno surrettiziamente
E) SPENDING REVIEW, PIANO CASA, PIANO SCUOLA, DISSESTO IDROGEOLOGICO
Impossibile dare giudizi. Su Spending Review non si sa sostanzialmente niente. Sono previsti Investimenti di 5 miliardi su scuola e zone dissestate, ma non si ha la piu’ pallida idea delle coperture. Sul Piano casa il provvedimento e’ fumoso. Meglio attendere dettagli.
Scheda da Skytg24
FISCO
Irpef, 1000 euro in più l’anno – Dal 1 maggio Irpef più leggere per i lavoratori dipendenti con reddito lordo annuo inferiore a 25mila euro, quindi per chi guadagna meno di 1.500 euro netti al mese. La misura produrrà un beneficio di 1.000 euro netti all’anno per il lavoratore e costa 10 miliardi. VIDEO
Giù Irap 10% su tassazione rendite – Anche le imprese godranno di un calo delle tasse. Dal 1 maggio l’aliquota Irap per le imprese sarà ridotta del 10%, misura che sarà finanziata con la rimodulazione della tassazione sulle rendite finanziarie dal 20 al 26% che non riguarderà i Bot. Non cambierà la tassa sui titoli di Stato. VIDEO
Credito imposta per ricerca – Il credito d’imposta per i giovani ricercatori, oggi 600 milioni in 3 anni, viene raddoppiato.
IMPRESE
Già costo energia Pmi – Dal 1 maggio il costo dell’energia per le imprese sarà ridotto del 10%.
Fondo garanzia – Sarà rifinanziato con 500 milioni di euro per la lotta al credit crunch. Più garanzie per il credito alle pmi.
JOBS ACT
Contratto lavoro a termine, via causale – Si passa da 12 a 36 mesi per la durata del primo rapporto di lavoro, non richiesto il requisito della cosiddetta causalità, limite massimo del 20% per l’utilizzo dell’istituto. Possibile prorogare anche più volte il contratto entro il limite dei tre anni.Contratto apprendistato – Forma scritta per il solo contratto e patto di prova, eliminazione delle attuali previsioni secondo cui l’assunzione di nuovi apprendisti è necessariamente condizionata alla conferma in servizio di precedenti apprendisti. Retribuzione dell’apprendista, per la parte riferita alle ore di formazione, pari al 35% della retribuzione del livello contrattuale di inquadramento. Via l’obbligo per il datore di lavoro di integrare la formazione di tipo professionalizzante e di mestiere con l’offerta formativa
pubblica.Riforma ammortizzatori sociali, via Cig – Si mantiene la cig ordinaria e straordinaria e si va verso l’eliminazione della cig in deroga. Revisione dei criteri di concessione ed utilizzo
degli ammortizzatori; semplificazione delle procedure burocratiche; revisione dei limiti di durata;maggiore compartecipazione ai costi da parte delle imprese utilizzatrici; riduzione degli oneri contributivi ordinari e la loro rimodulazione; rimodulazione dell’ASpI; incremento della durata massima dell’ASpI ed estensione ai lavoratori con contratti di co.co.co.; svolgimento di attività in favore della comunità locale di appartenenza.
Servizi per lavoro e politiche attive – Razionalizzazione gli incentivi all’assunzione, per l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità; istituzione di un’Agenzia nazionale per l’impiego; razionalizzazione degli enti e delle strutture che operano in materia di ammortizzatori sociali, politiche attive e servizi per l’impiego; rafforzamento e valorizzazione dell’integrazione pubblico/privato; più coinvolgimento attivo del soggetto che cerca lavoro.Procedure e adempimenti semplificati – Semplificare la giurisprudenza; unificare le comunicazioni alle pubbliche amministrazioni; promuovere le comunicazioni in via telematica e via i documenti cartacei; rivedere il regime delle sanzioni.
Riordino contratti – Arrivare a un testo organico di disciplina delle tipologie contrattuali; introdurre, eventualmente anche in via sperimentale, il compenso orario minimo, applicabile a tutti i rapporti di lavoro subordinato, previa consultazione delle parti sociali; procedere all’abrogazione di tutte le disposizioni che disciplinano le singole forme contrattuali.
Maternità – Introdurre a carattere universale l’indennità di maternità; garantire alle lavoratrici madri parasubordinate il diritto alla prestazione assistenziale anche in caso di mancato versamento dei contributi da parte del datore di lavoro; abolire la detrazione per il coniuge a carico ed introdurre il tax credit per le donne lavoratrici; incentivare accordi
collettivi volti a favorire la flessibilità dell’orario lavorativo; favorire l’integrazione dell’offerta di servizi per la prima infanzia forniti dalle aziende.PIANO CASA
Vale 1,7 miliardi. L’aliquota della cedolare secca passa dal 15 al 10% sui contratti di affitto a canone concordato; il fondo per gli affitti passa a 200 milioni; viene reso strutturale il fondo per la morosità incolpevole. Per gli inquilini degli alloggi fiscali arriverà una detrazione pari a 900 euro per i redditi fino a 15.000 euro e a 450 euro per i redditi sopra questa soglia. In vendita le case ex Iacp e arriva il ‘rent to buy’, la possibilità di riscattare la casa dopo 7 anni di affitto.
SBLOCCO 68MLD DEBITI P.A. ENTRO LUGLIOSblocco immediato e totale del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Sono 22 i miliardi gia’ pagati e 68 miliardi saranno pagati entro luglio.
SPENDING REVIEW:
All’asta auto blu – Sono in totale 1.500, le prime 100 andranno all’asta online dal 26 marzo al 16 aprile.
Via il Cnel – Nell’ambito della riforma costituzionale sarà eliminato il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro.
PIANO SCUOLA:
Un piano da 3,5 miliardi per investimenti nel campo della sicurezza e dell’edilizia scolastica. Presto attiva l’unità di missione per rendere le scuole più sicure.
DISSESTO IDROGEOLOGICO:
Sono stanziati 1,5 miliardi per la tutela del territorio. Dal 1 aprile attiva l’unità di missione.
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