Attualità
SCARAMUCCE PRIMA DI UN ACCORDO? Gli Usa abbattono drone persiano, ma l’Iran offre una trattativa
Buone e cattive notizie si mescolano in un alternarsi tipico della politica del Medio Oriente. Il 18 luglio è stato contraddistinto da due fatti di tenore opposto:
a) gli USA hanno annunciato l’abbattimento di un drone iraniano. Quando il mezzo aereo si è avvicinato a 1000 Yard, poco meno di 1000 metri, dalla nave americana Boxer, questa ha provveduto a distruggerlo avvertendo un pericolo per l’equipaggio della nave. Trup ha definito il gesto una provocazione ed ha invitato i paesi a proteggere i propri mezzi navali.
b) Il ministro degli esteri iraniano Mohammad Javad Zari ha fatto un’offerta per una trattativa agli USA, affermando che l’Iran è pronto ad accettare miglioramenti ed approfondimenti permanenti delle ispezioni, su base permanente, in cambio di una eliminazione delle sanzioni. Si tratta di una apertura non banale perchè sino a ieri Khamenei si era rifiutato di trattare con Trump ritenendolo inaffidabile. Inoltre il ministro degli esteri iraniano ha affermato che l’operazione di sequestro di una petroliera al largo dell’Iran sia stata un evento completamente secondario, di politica interna, non un atto rilevante.
Insomma siamo nel solo tira e molla mediorientale. Da un lato la situazione è sul filo del rasoio, dall’altra però nessuno dei due giocatori ha interesse, politico o economico,a giungere ad una guerra vera. Arriveranno al limite delle provocazioni poi, come già accaduto, faranno un passo, o due , indietro. Ci può essere un conflitto aperto perchè tante sono le incertezze e gli eventi imprevisti della partita, come sono diverse le parti che spingono per un confronto diretto che, come sappiamo, averebbe degli effetti immediati devastanti sui prezzi petroliferi e drammatici dal punto di vista umano. Quindi speriamo che tutto possa andare bene…
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