Attualità
Scandalo dei diamanti e tracciabilità. Una soluzione per chi vuole la pietra preziosa
La scorsa settimana la Guardia di Finanza ha operato una serie di sequestri nelle principali banche italiane, legate al commercio di diamanti. Il reato ipotizzato è truffa, e coinvolge diverse tra banche e società, così elencate:
- 149 milioni nei confronti di IDB.
- 165 mln di DPI.
- 83,8 di Banco Bpm e di Banca Aletti.
- 32 milioni di Unicredit.
- 11 milioni di Intesa Sanpaolo.
- 35,5 di Mps.
A fianco di questa ipotesi c’è quella poi di autoriciclaggio, che ha condotto al sequestro e’ di 179 milioni per IDB e di 88 milioni per DPI. Ricordiamo anche che a gennaio 2019 il Tribunale di Milano ha avviato il fallimento di IDB la società che vendeva diamanti negli sportelli di Unicredit e Banco BPM (ex Banco Popolare).
In realtà il problema era che il valore di questi diamanti non era vero, non corrispondeva a quello reale. I mercati dei diamanti mondiali sono complessi, e poco liquidi, solitamente riservati agli operatori professionali. Il principale mercato al mondo è quello di Bharat, in India, dove sono lavorati il 90% dei diamanti mondiali, seguiti da Antwerp , in Belgio. Solitamente solo gli operatori professionali hanno accesso a questi luoghi di scambio, non il singolo investitore, e questo rende la valutazione del diamante molto complessa. A questo si unisce il problema della certificazione del diamante stesso: il sintetico, un diamante identico chimicamente all’originale, ma dal valore di poco superiore alla metà di un raro diamante naturale, è difficilmente distinguibile da un diamante autentico.
Per semplificare la trattazione di questo prodotto particolare gli esperti dell’Università Nazionale di Scienza e tecnologia russa, hanno creato Bit Carat , un progetto per la tracciabilità con blockchain dei diamanti che, in questo modo, saranno trasformati in veri e proprio asset backet token (cioè un gettone di blockchain) collegato in modo indissolubile ed infalsificabile con la blockchain. La creazione di un token per ogni diamante naturale estratto permetterà di renderli facilmente scambiabili e certi nella loro origine e potrà, in futuro, renderli facilmente quotabili e vendibili su market place adatti a tutti gli investitori, anche piccoli.
Il progetto dovrebbe concretizzarsi nella seconda metà del 2019, ma decollerà nel 2020. nel frattempo chi vuole investire lo può fare anche acquistando i diamanti da fonti credibili ed affidabili. Vi consigliamo Banco Diamanti che offre una valutazione professionale del diamante usato. L’investitore dovrà comunque sempre ricordarsi che le pietre preziose, anche certificabili, sono investimenti non semplici, riservati a chi disponibilità di riserva e non viene a trovarsi facilmente nella condizione di vendere rapidamente il prezioso: infatti le quotazioni dei diamanti, come l’oro, sono soggetti a fluttuazioni anche sensibili, e non è detto che si possano realizzare sempre risultati positivi in caso di liquidazione affrettata
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.