Attualità
Sanremo 2022: tra pupazzi venduti e giullari con le palle, Checco vince tutto
Record di ascolti per Sanremo 2022, come non si vedeva dal 2000, quando a condurlo fu Fabio Fazio.
E’ una buona notizia? Dipende. Diciamo che se Sanremo è il termometro dell’Italia, lo specchio degli italiani, 13 milioni 380 mila spettatori, ovvero più di un quarto dei cittadini italiani, si abbevera di ciò che il carrozzone RAI ormai da anni propina: propaganda di Stato.
Non voglio parlare di musica, non ho ascoltato un solo brano. Come sappiamo anche in quel caso il giro lobbistico delle case discografiche, il giro di soldi, spintarelle e convenienze, decide chi può diventare famoso e chi no, chi deve sparire e chi deve essere sopravvalutato. La musica è solo una copertura, non è lo scopo dello spettacolone.
Voglio parlare degli ospiti, degli artisti messi sul palco. Tralasciando i soliti miracolati ben foraggiati di sinistra, riesumati a caro prezzo solo per ammollarci 5 minuti di banalità buoniste, parliamo dei comici, meglio dire satirici. Quelli che con modalità ironica dovrebbero mandare i veri messaggi, intelligenti, ficcanti, lancinanti.
Fiorello, che come sappiamo ha sempre avuto l’intelligenza di risultare superpartes, con una comicità fresca, spontanea ed irresistibile, quest’anno si è incredibilmente piegato alle logiche di una comunicazione che non sembrava farina del suo sacco: ha fatto un pezzo al limite dell’imbarazzante, sfottendo “i paranoici del vaccino” (narrazione imposta dal mainstream, obbligatoria se vuoi dividerti la torta di milioni messa in campo per costruirla e soprattutto per continuare a lavorare) e ha mimato tra risate e smorfie gli effetti collaterali che ad oggi MIGLIAIA di persone hanno davvero subito facendosi inoculare. Lo stupore non è stato nel vedere quello schifo in onda, si vede ben altro: ciò che lascia attoniti è che lo abbia fatto Fiorello, perchè questo è il campanello d’allarme di come il cancro di BigPharma sia ormai arrivato anche ai linfonodi.
Ma gli italiani non sono solo 13 milioni: qualche altra milionata ha espresso il proprio disgusto in merito, ha disdetto il contratto con Wind e ha staccato la bolletta della luce pur di non dover più pagare la RAI.
Qui la lettera che pubblicammo qualche giorno fa, di un medico, padre di un ragazzo lesionato dal vaccino, dopo aver visto la pagliacciata:
Lettera del padre di un ragazzo danneggiato dal vaccino a Fiorello
Poi, di fronte alle nostre pupille ormai rassegnate, ecco accendersi sul palco una piccola luce nell’oscurità: Checco Zalone. Checco, che tra il serio e il faceto, con l’abilità, l’intelligenza ma soprattutto la dignità ed il coraggio di un artista vero, spiega il motivo per cui per tutto il circo di miracolati la pandemia non DEVE finire. Ci spiega come personaggi oscuri, scelti per motivi di duttilità rispetto alle marchette, (gente che brilla per le proprie debolezze narcisistiche e con una certa passione per il presenzialismo a gettone) e non certo per le competenze, gente prima assolutamente sconosciuta con conoscenze incerte in materia, siano diventati i nuovi oracoli: I VIROLOGI. Non solo, Checco spiega come questa gente, che inaspettatamente si è ritrovata imbottita di soldi sul limitar di una carriera oscura che pareva non avere sbocchi pecuniari interessanti, ora sia pur di fronte alle evidenze scientifiche e ai dati che da tutto il mondo si rilevano (LA PANDEMIA E’ FINITA) continuano a recitare disperatamente lo stesso mantra: “meglio essere prudenti, magari la curva risale, poi arriva un’altra variante”. Sempre meno credibili, sempre più ridicoli, mai in accordo tra loro, sempre più aggressivi ed offensivi verso chi presenta dei dati VERI. Gente che come è apparsa, sparirà con il suo bel gruzzoletto. Mirabile stoccatina finale ad Amadeus: quando la pandemia sarà sparita, sarà peggio anche per voi videostar, chi sta ancora in casa a guardarvi?
Che dire, come sappiamo NON CONVIENE a nessuno prendere delle posizioni così limpide, sincere e nette per disvelare da un palcoscenico seguito come Sanremo che gli italiani ipnotizzati si son fatti prendere per le terga. Ma Checco lo ha fatto. Ha detto che il virologo è nudo. E gli italiani mai come in questo periodo fa bene vedere che c’è ancora qualcuno con le palle disposto a dire a proprio rischio e pericolo le cose come stanno. E così Checco ha vinto il Festival.
Qui sotto il divertente pezzo di Zalone: è su RAI play, e questi due spiccioli di visualizzazioni sono tutto ciò che obtorto collo siamo ancora costretti a dare a quell’idrovora di soldi e disinformazione che è diventata la tv di Stato.
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