Energia
Russia, Iraq e Kazakistan tagliranno la produzione nella seconda metà del 2024
Tre paesi hanno superato le quote OPEC nel primo semestre 2024 e ora saranno costretti, per rispettare il patto, a ridurre le produzioni. UQesto potrebbe avere degli effetti sul prezzo del petrolio
Russia, Iraq e Kazakistan hanno presentato al Segretariato dell’OPEC i loro piani di compensazione per i volumi di greggio prodotti in eccesso per i primi sei mesi del 2024. Secondo l’OPEC, la totalità dei volumi prodotti in eccesso sarà interamente compensata nei prossimi 15 mesi fino a settembre 2025, con la Russia che “restituirà” 480 kb/d cumulativi, l’Iraq 1.184 kb/d e il Kazakistan 620 kb/d.
Il mese scorso, l’OPEC+ ha annunciato che avrebbe esteso il taglio di 1,65 milioni di barili al giorno, annunciato nell’aprile 2023, fino alla fine del 2025. Il taglio sarebbe dovuto scadere alla fine dell’anno in corso. Il gruppo estenderà anche il taglio di 2,2 milioni di barili al giorno, annunciato nel novembre 2023, fino alla fine di settembre di quest’anno, dopodiché sarà gradualmente eliminato su base mensile entro la fine di settembre 2025. Di fatto, l’OPEC+ continuerà a limitare l’offerta di petrolio per almeno i prossimi 18 mesi, ma inizierà gradualmente a reintrodurre sul mercato qualche barile in più entro la fine dell’anno.
I tagli alla produzione saranno tuttavia in parte compensati dalla crescita della produzione non OPEC. Ad aprile, l’OPEC ha previsto che l’offerta non-OPEC crescerà di 1 milione di b/d nel 2024, 100.000 b/d in meno rispetto alla sua precedente previsione. Il gruppo ha anche ridotto di 100.000 b/d la crescita dell’offerta non-OPEC nel 2025, portandola a 1,3 milioni di b/d.
Secondo l’OPEC, la maggior parte di questa crescita proverrà da Stati Uniti, Brasile, Canada, Russia, Kazakistan e Norvegia. Secondo la U.S. Energy Information Administration (EIA), la produzione di greggio degli Stati Uniti salirà a 13,19 milioni di barili al giorno (bpd) quest’anno e di altri 460.000 bpd per raggiungere 13,65 bpd nel 2025, un massimo storico.
L’OPEC ha previsto che la domanda globale di petrolio crescerà di 2,2 milioni di b/g nel 2024 e di 1,8 milioni di b/g nel 2025.
Nello stesso tempo questi tagli, se mantenuti, potrebbero portare a un aumento nel prezzo del petrolio, tranne che questa produzione non sia compensata da altri paesi, come , ad esempio, dai paesi extra OPEC. Quindi la seconda metà dell’anno potrebbe vedere un ritocco al rialzo del prezzo
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