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Russia: il conflitto crea un problema di bilancio

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Il conflitto russo-ucraino sta colpendo non solo il bilancio ucraino, messo praticamente in ginocchio e con la sopravvivenza dei servizi minimi garantita dai contributi dei paesi occidentali e dal fatto che una parte della popolazione si è trasferita all’estero. Un effetto pesante vi è stato anche sul bilancio della Russia, che ora si trova nella necessità di rivedere i conti.

Dopo il crollo dei proventi delle materie prime, il governo ha avviato un tacito taglio alle spese del bilancio

In rosso il 2023 in grigio gli anni dal 2019 al 2022

 

Di fronte a un calo di due volte dei ricavi da petrolio e gas e a un deficit di bilancio record, le autorità russe sono passate alla modalità austerità.

A giugno, la spesa del Tesoro federale è stata di 1.747.000 miliardi di rubli, 19, 37 miliardi di dollari, il 15% in meno rispetto a maggio (2.023.000 miliardi) e il 35% in meno rispetto alla media dei cinque mesi precedenti (2.645.000 miliardi, 19,36 miliardi di dollari), secondo i dati del Ministero delle Finanze pubblicati venerdì.

Il governo ha speso solo il 6% del suo piano di spesa annuale durante il mese – e per giugno si tratta del livello più basso in almeno cinque anni, sottolinea Janis Kluge, ricercatore dell’Istituto tedesco per gli affari di sicurezza internazionale.

Non è ancora chiaro quali voci il Ministero delle Finanze abbia “messo sotto i ferri”, sottolineano gli analisti del settore: alla fine di giugno, il Ministero ha smesso di pubblicare una ripartizione dettagliata delle spese di bilancio nel sistema di bilancio elettronico.

Nominalmente, le spese di bilancio si sono avvicinate al minimo per tutto il periodo della guerra con l’Ucraina: sono state inferiori solo nel maggio 2022 (1.545.000 miliardi di franchi).

Di conseguenza, a giugno il bilancio ha realizzato un surplus di 816 miliadi di rubli e il “buco” nel tesoro accumulato dall’inizio dell’anno è diminuito di quasi un quarto: a fine giugno era di 2.595 mila miliardi , mentre un mese il mese prima era di 3.411 mila miliardi.

Non è migliorata la situazione dei proventi del petrolio e del gas, che restano sensibilmente inferiori a quelli dell’anno scorso, osserva Kluge: 529 miliardi di rubli a giugno contro i 571 miliardi di rubli a maggio e i 718 miliardi di rubli nello stesso mese del 2022. Come risultato cumulativo, nel periodo di sei mesi, i flussi di rendite delle materie prime al bilancio si sono dimezzati, mentre le entrate dalle esportazioni di petrolio e gas si sono ridotte di quasi cinque volte.

Quindi la guerra ha il suo peso anche sul bilancio pubblico, e non solo sotto forma di spese militari, già aumentate nel 2022.

Una situazione che dovrebbe facilitare il compromesso e la trattativa, se non fosse per le questioni ideologiche. Vedremo l’evoluzione del bilancio nel resto dell’anno.

 

 


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