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RSPP: la necessità e l’obbligo dell’aggiornamento formativo

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Lavoro di squadra
Lavoro di squadra (© Depositphotos)

La complessità della gestione d’azienda e la necessità di un sempre più capillare controllo in ambito di sicurezza sul lavoro, nonché la rilevanza delle responsabilità connesse al ruolo di RSPP e le implicazioni normative di riferimento sulla disciplina impongono ai responsabili della sicurezza, non solo la partecipazione ai corsi di formazione, ma anche un aggiornamento formativo quinquennale che risulta essere condizione necessaria per continuare a rivestire tale incarico.

Quando e in che modo rinnovare il corso RSPP

La normativa che gestisce la formazione professionale in ambito di sicurezza sul lavoro prevede che gli RSPP partecipino ad almeno 40 ore di aggiornamento formativo, ogni 5 anni dalla nomina.Tale percorso è disciplinato dall’articolo 32, comma 6 del D.Lgs.81/08 e dagli Allegati A, III e V dell’Accordo Stato-Regioni del 07 luglio 2016.Le 40 ore sono previste per tutti coloro che ricoprono il ruolo di RSPP, qualsiasi sia il loro inquadramento aziendale e il codice ATECO di riferimento. La partecipazione al corso impone il 100% della frequenza del monte ore e prevede tempistiche ben precise: il calcolo della data entro la quale completare l’aggiornamento dipende da quella di nomina e dal tipo di formazione effettuata. Decorre, infatti, dalla data di conclusione del modulo B del corso di formazione propedeutico oppure, per coloro che ne siano stati esonerati per motivi di comprovata esperienza o per titolo di studio, da quella d’entrata in vigore del D.Lgs.81/08 (15 maggio 2008) o dalla data di laurea.La normativa suggerisce che le 40 ore vengano possibilmente ripartite sulle 5 annualità, ma, qualora ciò non fosse possibile, impone che siano portate a termine entro la scadenza. Dal 2016, sono considerati validi anche i percorsi formativi svolti in modalità di e-learning e ritenuti cumulativi del monte ore i seminari e convegni che prevedano crediti formativi spendibili come aggiornamento RSPP (ma in misura non superiore al 50% del totale delle ore di corso).

Contenuti dell’aggiornamento RSPP

L’aggiornamento si rende indispensabile per potere continuare a valutare e gestire adeguatamente la disciplina: in effetti, benché la responsabilità della prevenzione rischi e del mantenimento dello stato di sicurezza della realtà d’impresa ricada in via definitiva sul datore di lavoro (in quanto responsabile dell’alta vigilanza sull’operato del RSPP, anche qualora sia stato delegato ufficialmente), il RSPP resta coinvolto direttamente nella gestione dei processi operativi e rivestito, perciò, di obblighi a livello formale e normativo. Questo implica doveri di controllo e verifica che non lo rendono immune da responsabilità amministrative, civili e penali, in caso di infortunio o incidente sul lavoro. Si rivelano, dunque, necessarie competenze costantemente aggiornate sia in ambito tecnico e teorico, che pratico e normativo: sono richieste conoscenze approfondite della legislazione e delle direttive in vigore, la capacità di valutare i rischi (anche in riferimento all’utilizzo, in sede produttiva, di macchinari e attrezzature di ultima generazione), di individuare metodologie e comportamenti per il miglioramento continuo delle prestazioni e la consapevolezza delle implicazioni fisiche, psicologiche e sociali dei rischi lavoro-correlati.

Come funziona l’aggiornamento

Ogni 5 anni dalla nomina, dunque, il RSPP è tenuto a dimostrare di avere conseguito l’attestato ufficiale, ottenuto mediante la frequenza al corso di aggiornamento e il superamento del test finale. L’obbligo di aggiornamento ricade su RSPP datori di lavoro, lavoratori interni o consulenti esterni. Per avere informazioni sulle modalità e tempistiche del corso di aggiornamento rspp sarà necessario rivolgersi esclusivamente a enti di formazione accreditati e riconosciuti a livello regionale e nazionale. È previsto un test finale con una serie di domande a risposta multipla, alle quali l’utente dovrà dare risposta corretta in misura pari (almeno) al 70%. L’attestato, nominativo e correlato di QR code univoco, conferirà un titolo di qualifica professionale e sarà valido su tutto il territorio nazionale. Le lezioni dovranno essere tenute e gestite da docenti esperti e competenti, quali avvocati, ingegneri e psicologi del lavoro, che si dovranno interfacciare con un’utenza di professionisti; potranno essere svolte in contesto d’aula, tramite video conferenza in tempo reale oppure in modalità di e-learning. Infine è opportuno essere a conoscenza delle varie sanzioni previste in caso di mancato adempimento formativo: per RSPP datori di lavoro sono previsti dai 3 ai 6 mesi di reclusione, pene pecuniarie e divieto di esercitare le proprie mansioni fino al conseguimento del titolo. Lo stesso varrà per i RSPP lavoratori, mentre per consulenti esterni sarà fatto divieto di esercitare i propri compiti fino al conseguimento finale dell’attestato.


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