Europa
Romania: dalle elezioni un altro schiaffo alla politica della sinistra e di Bruxelles
Anche in Romania i partiti di governo perdono, mentre si affermano i movimenti sovranisti, nazionalisti ed euro-scettici. Inoltre vengono confermate come valide le elezioni presidenziali del primo turno, dove il sovranista Georgescu appare in forte vantaggio
Perfino uno degli stati che è fra i maggiori fruitori dei contributi europei si sta stancando e comincia a votare in altra direzione.
Premessa sulle elezioni presidenziali: nonostante quello che hanno scritto alcuni media, la Corte Costituzionale ha convalidato le elezioni presidenziali tenute al primo turno. La richiesta di annullamento delle elezioni per la carica di Presidente della Romania al primo turno di votazioni del 24 novembre 2024, formulata da Cristian Vasile Terheș, è stata rigettata in quanto infondata. Le elezioni sono valide e il secondo turno si terrà regolarmente il gionro otto dicembre, vedendo protagonisti Călin Georgescu e la Sig.ra Elena-Valerica Lasconi. Georgescu è il rappresentante di un movimento di recente nascita, sovranista, che punta a rifondare il paese sui principi “Cibo, Acqua, Energia” e sul una confederazioni di piccoli produttori artigianali. Un progetto lontano anni luce dai mega-piani di Bruxelles.
Georgescu è in vantaggio nei sondaggi, allo stato attuale e non di poco, come mostra EuropeElects:
Bisognerà pasticciare molto per cambiare il risultato, con tutte le forzature che c’è comunue da attendersi.
Le votazioni parlamentari hanno seguito un trend simile, come possiamo vedere dal sottostante grafico:
I socialisti e i popolari, che costituivano la base del governo precedente, sono stati seccamente sconfitti. A risultare vincitori sono i nazional-conservatori (ECR) di AUR, quindi del gruppo simile a Fratelli d’Italia. Due partiti nuovi, sovranisti-nazionalisti come SOS RO e POT hanno raggiunto il 13,7% complessivo, e questi sono tutti voti di Georgescu.
Quindi anche in Romania si conferma un trend europeo complessivo. i partiti di governo tendono a perdere, i partiti sovranisti – nazionalisti -antiUE tendono a guadagnare terreno. Se Georgescu vincerà le elezioni avremo un altro paese dell’Est Europa che va in una direzione completamente opposta rispetto a quella desiderata dalla Commissione.
Tutte lòe strambe politiche ambientaliste e anti-industriali, unite all’appoggio costoso e inconcludente a Kiev, sta mientendo vittime politiche, e la scusa di essere “Filo russi” risulta sempre più inefficiace ogni giorno che passa.
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