Rolls Royce chiude la propria divisione per la propulsione elettrica avio, non avendo trovato aziende interessate

Altro duro colpo per la propulsione elettrica. Rolls-Royce ha deciso di chiudere la sua unità di propulsione elettrica, Rolls-Royce Electrical, non essendo riuscita a trovare un acquirente per l’attività.

La mossa pone fine a 10 mesi di incertezza dopo che l’amministratore delegato Tufan Erginbilgic aveva annunciato un ampio piano di ristrutturazione a livello aziendale nel novembre 2023. La nuova strategia prevedeva la vendita di attività non essenziali, tra cui la propulsione elettrica avio, nell’ambito di un più ampio piano di rifocalizzazione dell’azienda sui settori tradizionali dei motori a turbina.

Dopo aver annunciato l’intenzione di uscire dal settore dell’energia elettrica per “concentrarsi sulle aree di crescita principali”, lo scorso dicembre si diceva che l’azienda fosse in trattative con un potenziale acquirente. Tuttavia, Rolls-Royce ha confermato ad Aviation Week di aver “spostato il processo alla fase successiva”. Non sono stati annunciati ulteriori dettagli sul piano di chiusura, anche se fonti del settore affermano che l’azienda completerà il lavoro in base agli obblighi contrattuali.

Rolls-Royce ha iniziato il suo coinvolgimento nella propulsione elettrica quando una prima unità è stata creata nel 2018 come parte di un hub di innovazione interno. L’anno successivo l’iniziativa si è ampliata in modo significativo acquisendo tecnologie e strutture chiave da Siemens in Germania e Ungheria. Nel 2022 Rolls-Royce Electrical è stata scorporata come attività individuale per sostenere sia una più ampia elettrificazione nel settore aerospaziale sia il mercato della mobilità aerea avanzata.

Per lanciare la propulsione elettrica in aviazione era stato realizzato anche un mezzo da record, IonBird, quello che avrebbe dovuto il mezzo elettrico a batteria più veloce al mondo, un aereo elettrico da 500 kw di potenza.

Ecco il video del test di volo

L’azienda si è concentrata sullo sviluppo di unità di propulsione elettrica a flusso trasversale, raffreddate ad aria, che coprono una gamma di 150-200 kW per i veicoli di mobilità aerea urbana, oltre a un motore più grande da 300-400 kW per piattaforme regionali e un turbogeneratore. Il motore più piccolo era inizialmente in fase di sviluppo per Vertical Aerospace, cliente di lancio e sviluppatore del veicolo elettrico a decollo e atterraggio verticale VX4 con sede nel Regno Unito, ma il programma è stato interrotto di comune accordo a maggio.

All’inizio di quest’anno, presso lo stabilimento Rolls-Royce di Trondheim, in Norvegia, sono stati avviati i test al banco del primo motore elettrico dimostratore da 320 kW per potenziali applicazioni su velivoli regionali, dopo il completamento di un primo test passivo a marzo.

Lo sviluppo dei motori è proseguito nonostante la decisione dell’italiana Tecnam Aircraft di sospendere, a metà del 2023, lo sviluppo della versione completamente elettrica P-Volt del bimotore leggero regionale P2012, che avrebbe utilizzato due motori da 320 kW al posto dei motori a pistoni Lycoming standard del velivolo. Il P-Volt, che era allo studio della compagnia aerea regionale norvegese Widerøe, è stato abbandonato dopo che Tecnam ha concluso che la tecnologia delle batterie a breve termine non era sufficientemente matura.

Lo sviluppo del turbogeneratore, che mira a una potenza compresa tra 600 kW e 1,2 megawatt, è stato intrapreso presso lo stabilimento di Dahlewitz, in Germania, mentre il lavoro di stoccaggio dell’energia si è concentrato a Warwick, in Inghilterra.

Alla fine però nessuno voleva i motori elettrici, quindi il ramo del loro sviluppo si è rivelato inutile, un ramo secco da tagliare, e così è stato.