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Rivoluzione nei trasporti: Maersk si accorda con Hapag-Lloyd per rivoluzionare la logistica

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Le strutture delle alleanze di linea globali sono in fase di rivoluzionamento: è di oggi la notizia che Maersk ha scelto la compagnia tedesca Hapag-Lloyd per formare una nuova coalizione.

L’attuale partnership di Maersk con Mediterranean Shipping Co (MSC), 2M, scadrà tra un anno e la compagnia di navigazione danese ha cercato attivamente un partner per colmare le lacune di capacità. Quindi non verrà rinnovata l’alleanza Maersk-MCS.

Formando la cosiddetta Gemini Cooperation con Hapag-Lloyd a partire da febbraio del prossimo anno, iverrà anche disfatta la coalizione THE Alliance di cui fa parte Hapag Loyd.

THE Alliance è stata fondata nel 2016. Oggi ne fanno parte Hapag-Lloyd, HMM, Ocean Network Express (ONE) e Yang Ming. THE Alliance è una delle tre alleanze di linea globali insieme a 2M e Ocean Alliance, i cui membri sono CMA CGM, Evergreen e COSCO che, a questo punto, rimarrebbero sospesi.

“L’alleanza con Maersk ci aiuterà a migliorare ulteriormente la qualità della nostra offerta ai clienti. Inoltre, beneficeremo di un aumento dell’efficienza nelle nostre operazioni e di sforzi congiunti per accelerare ulteriormente la decarbonizzazione del nostro settore”, ha dichiarato Rolf Habben Jansen, CEO di Hapag-Lloyd.

La nuova cooperazione tra Hapag-Lloyd e Maersk comprenderà una flotta di circa 290 navi con una capacità combinata di 3,4 milioni di teu; Maersk impiegherà il 60% e Hapag-Lloyd il 40%.

La cooperazione comprenderà 26 servizi di linea, che copriranno sette rotte: Asia / costa occidentale degli Stati Uniti, Asia / costa orientale degli Stati Uniti, Asia / Medio Oriente, Asia / Mediterraneo, Asia / Nord Europa, Medio Oriente – India / Europa e transatlantico.

Commentando via LinkedIn la notizia, Lars Jensen, un ex dipendente di Maersk diventato consulente di linea di Vespucci Maritime, ha osservato: “Le alleanze tendono ad avere una durata di vita di circa 5-8 anni e quindi il riallineamento a cui stiamo assistendo ora sarà molto probabilmente il campo di gioco competitivo sui servizi est-ovest fino ai primi anni 2030”.

Jensen ha affermato che la decisione di Hapag-Lloyd di abbandonare ONE, Yang Ming e HMM ha lasciato il trio in una “posizione molto vulnerabile”, incapace di mettere in campo una rete all’altezza di Ocean Alliance, MSC o Gemini.

“La pressione è quindi su questi tre vettori per attirare un nuovo partner da Ocean Alliance o per reinventare un nuovo concetto di servizio”, ha suggerito Jensen. Sarà un bel problema per queste società la creazione di un nuovo consorzio adeguatamente grande.


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