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Energia

Danimarca: il governo sta valutando il ritorno all’Energia Nucleare, ma solo con SMR

a Danimarca valuta la revoca del divieto quarantennale sul nucleare, puntando sui mini-reattori SMR. Anche l’Italia di Meloni verso una simile svolta energetica.

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Il governo danese ha iniziato a valutare le opportunità e i rischi dell’abolizione di un divieto di 40 anni sull’uso dell’energia nucleare, ha dichiarato mercoledì il Ministro del Clima e dell’Energia Lars Aagaard.

La Danimarca ha vietato l’uso dell’energia nucleare nel 1985, dopo che il Parlamento aveva votato per eliminare l’energia nucleare dalla pianificazione energetica del Paese. Il divieto del marzo 1985 è stato emanato un anno prima del disastro di Chernobyl del 1986.

Ora la Danimarca sta valutando il potenziale e i rischi dell’utilizzo di tecnologie nucleari avanzate come i piccoli reattori modulari (SMR), ha dichiarato il ministro dell’Energia.

“Osserviamo che stanno emergendo nuove tecnologie nucleari – i piccoli reattori modulari. Il governo ha deciso di avviare un’indagine sul potenziale di queste nuove tecnologie nucleari”, ha dichiarato oggi il quotidiano danese Politiken.

“Ma il solo potenziale non è sufficiente. Dobbiamo anche capire cosa significa per la società danese se vogliamo abilitare queste tecnologie”, ha aggiunto il ministro.

Il ministro ha escluso le centrali nucleari tradizionali: la Danimarca studierà solo gli SMR di nuova generazione.

La revisione in corso del potenziale uso dell’energia nucleare non significa che la Danimarca stia abbandonando la sua attuale politica energetica per perseguire la produzione di energia eolica e solare come “le vie più economiche e veloci per una transizione verde”, ha detto Aagaard.

L’energia eolica e solare rappresenta attualmente la metà della fornitura di elettricità della Danimarca. Tra le economie sviluppate, la Danimarca ha una delle quote più alte di energia eolica, che insieme alla bioenergia e al solare fotovoltaico costituisce oltre l’80% del mix elettrico.

Anche un altro Stato membro dell’UE, l’Italia, sta valutando un ritorno all’energia nucleare dopo 40 anni. L’Italia si è già mossa per tornare al nucleare.

All’inizio di quest’anno, il governo italiano ha approvato una proposta per iniziare a redigere una serie di leggi che porterebbero, in ultima analisi, al ritorno alla produzione di energia nucleare dopo più di quattro decenni.

L’Italia ha fermato i reattori nucleari dopo un referendum nel 1987, in seguito al disastro di Chernobyl dell’anno precedente. Nel 2011, gli italiani hanno respinto nuovamente l’uso dell’energia nucleare in un altro referendum.

Ma l’attuale governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha dichiarato l’anno scorso che intende adottare una legislazione per tornare all’energia nucleare con gli SMR di ultima generazione, come parte degli sforzi per decarbonizzare l’industria.


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