Energia
Ritorno di Exxon in Russia: il piano segreto legato alla pace in Ucraina
Mentre si discute di pace in Ucraina, emergono segnali di un possibile riavvicinamento energetico tra USA e Russia. Mosca apre al ritorno di ExxonMobil nel cruciale progetto Sakhalin-1, ma tutto dipende da un accordo sul conflitto. Ecco cosa sta succedendo dietro le quinte.
Ci sono sempre più segnali di una discussione, dietro le quinte, sul ritorno delle società enegetiche americane nel grande mercato russo e queste voci provengono dalle stesse autorità di Mosca. Ad esempio l governatore di Sakhalin Valery Limarenko ha dichiarato a Reuters, un potenziale ritorno della multinazionale statunitense ExxonMobil nelle operazioni russe sarebbe vantaggioso per la regione di Sakhalin nell’Estremo Oriente russo e aiuterebbe il settore energetico russo.
Prima dell’incontro tra Trump e Putin a metà agosto, Russia e Stati Uniti avrebbero discusso del ritorno di Exxon al progetto di sviluppo petrolifero e gasiero Sakhalin-1. Alti funzionari statunitensi e russi hanno discusso accordi bilaterali in materia di energia a margine dei colloqui per il raggiungimento di un accordo di pace in Ucraina ad agosto. I potenziali accordi energetici tra Stati Uniti e Russia sono stati proposti come incentivo per Putin ad accettare la pace in Ucraina e come percorso da seguire per gli Stati Uniti per allentare le sanzioni contro Mosca.
Nelle settimane successive al vertice Trump-Putin, non è stato raggiunto alcun progresso verso la pace e il presidente Trump ha nuovamente espresso la sua frustrazione nei confronti di Putin.
Exxon ha abbandonato il progetto Sakhalin-1 dopo l’invasione russa dell’Ucraina, che ha provocato un esodo di compagnie petrolifere e fornitori di servizi stranieri.
In concomitanza con l’incontro tra Trump e Putin, il presidente russo Vladimir Putin ha modificato il suo decreto del 2022 che attribuiva la piena proprietà russa a Sakhlain-1 e ha aperto la porta al ritorno delle compagnie straniere al progetto petrolifero e gasiero.
Nel 2022, Putin aveva firmato un decreto per appropriarsi del progetto Sakhalin-1, in cui Exxon deteneva una quota del 30%.
Un potenziale ritorno di Exxon aiuterebbe l’estrazione di petrolio e gas in Russia, ha detto Limarenko a Reuters. “Guardi, è importante che vogliano tornare”, ha aggiunto il governatore.
“Abbiamo bisogno di svilupparci ulteriormente e, in questo senso, sarebbe più efficiente svilupparci ulteriormente insieme”, ha detto Limarenko a Reuters.
I dirigenti senior di Exxon hanno discusso un potenziale ritorno al progetto Sakhalin-1 in colloqui segreti con il gigante petrolifero russo Rosneft all’inizio di quest’anno, secondo quanto riportato la scorsa settimana dal Wall Street Journal, citando fonti a conoscenza dei colloqui. A questo punto c’è solo un ostacolo al ritorno degli investimenti e delletecnologie americane in Russia e su ampio livello:il raggiumento di un accordo in Ucraina.
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