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Conti pubblici

Ringraziate che ci sono i gialloverdi: Gentiloni si era mangiato con l’EU tutta la flessibilità anche del 2019! Scampata la super-patrimoniale di Cassese

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Immagino che nessuno abbia capito cosa sta dietro al balletto di numeri del DEF (leggasi manovra finanziaria) che i media ci propinano giornalmente in varie guise, ormai la stampa mainstream vuole solo confondervi.

Cerchiamo di tradurre in modo semplice i fatti: l’EU ha ragione, l’Italia di per sè non mantiene la parola data. Il problema è che questa parola l’ha data Gentiloni, ossia il clan Renzi: avevano un piano preciso secondo cui bisognava appunto giocarsi durante il loro governo anche le flessibilità nei conti future, per favorire la sinistra pre-2018. Poi alle elezioni di quest’anno sarebbe dovuto andare al governo il solito tecnico (sarebbe stato Cottarelli) il quale semplicemente avrebbe detto che l’EU non ci lascia più spazio di manovra nè flessibilità, la crisi è irrisolta, l’evasione in Italia è altissima (falso, almeno per il nord Italia, l’abbiamo visto negli scorsi giorni che la Lombardia ha una economia sommersa inferiore alla Germania, fonte ISTAT), il debito è alto (forviante, circa il 50% era stata contratto in lire ed oggi si pretende che lo si ripaghi in euro) ecc. ecc. Sempre le solite storie, in gran parte bugie per giustificare tasse in perenne aumento, oltre che la continuità lavorativa dei politici di professione.

Dunque ci sarebbe stata la manovra “alla greca”, lacrime e sangue, con imposta patrimoniale già preparata da Sabino Cassese (mentore universitario del figlio di Napolitano, davvero, non scherzo, e forse molto di più) pari a circa il 10% del PIL. Più attacco al welfare, alle pensioni, però senza assolutamente toccare le pensioni alte di cui si cibano politici e giudici in Italia. Sarebbe stata la fine dell’Italia entro 5 anni, credetemi.

Cavoli, vi ho svelto il piano del PD! Non so se potevo…

Ed invece alla fine – con la determinante spinta USA – sono arrivati i gialloverdi con Paolo Savona al comando, nonostante gli ostacoli messi di Mattarella per la sua nomina: se la ricetta savoniana atta a fare più deficit per far salire il PIL ossia ridurre il rapporto debito/PIL funziona – chi scrive ne è certo – il rischio per “qualcuno” degli scorsi governi di vedere i forconi in giro è altissimo, non solo in Italia. Da qui l’inevitabilità lato EU di fare qualcosa contro l’Italia, non la possono lasciare lavorare! Anche istigare un colpo di stato, credetemi.

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Allego sopra l’incipit dell’articolo di italiaoggi.it che in poche righe chiarisce l’arcano: l’Italia quest’anno avrebbe secondo l’EU dovuto fare solo lo 0.8% di deficit, altro che 2.4% di Salvini e Di Maio! Altro che limite del 3% di Maastricht! Siate felici che i gialloverdi abbiano fatto un loro governo, se Renzi e Berlusconi e Mattarella e Napolitano e Cassese e Monti e Draghi riuscivano nel loro intento del governo tecnico-cottarellico erano volatili per diabetici, il piano era già bello che pronto!

Speriamo a questo punto che PD e Forza Italia si estinguano, sarebbe un bene per il Paese, che ne dite?

Or dunque, in tale contesto che fa Gentiloni, l’Attila della flessibilità italiana, nel senso che se l’è magnata tutta lui, anche quella dei governi successivi? Il conte Gentiloni Silveri – si, è anche conte e fra poco riceverà anche la Legion d’Onore francese, segnatevelo per favore – da sempre vicinissimo all’ambasciata di Francia a Palazzo Farnese ieri se ne è venuto fuori dopo la salvifica vittoria dei verdi in Baviera che, sì, il futuro dell’EU è verde! Certo, ‘sta gente non deve mai aver lavorato davvero nel privato (politici di professione, si dice) e pur di evitare di “lavorare nel privato”, ossia guadagnarsi la pagnotta costruendo in ambito competitivo e non disfando come troppi politici italiani troppo spesso hanno fatto si inventano di tutto. Tradotto, Gentiloni dopo essere stato fedelissimo di Macron ecco che torna alle origini, a Rutelli, al partito dei verdi italiano….

Corsi e ricorsi storici. Ora mi aspetto una bella intervista dalla Palombelli con l’ex primo ministro filo francese della Repubblica Italiana, appunto il conte Gentiloni Silveri. Si sa infatti che la Palombelli è moglie di Rutelli, una grande famiglia….

Scommetto my 2 cents: dopo la Baviera aspettatevi la stessa svolta verde in tutta EUropa, ormai i verdi sono l’unica salvezza dopo che Macron preferisce ormai i selfie con i begli immigrati di colore (peccato siano mezzi nudi). Sarà da ridere come si concilierà l’essere “verde” della Francia con le sue 78 circa centrali nucleari, il cui uranio guarda caso arriva dal Niger confinante con la Libya (adesso avete capito perchè Gheddafi era per Parigi un incubo in nordafrica, ed assieme a lui l’Italia…).

In tutto questo  – sigh – non aspettatevi che i gialloverdi abbiano capito, restano gli impreparati di sempre: pensate che ieri sera già festeggiavano per la sconfitta della Merkel in Baviera, senza capire che ha tutt’altro che perso, non cambierà nulla in EU fatta salva la defenestrazione dell’avversario della Cancelliera Seehofer, per lui un sollievo. Sono sicuro che mentre scrivo al ministero di Paolo Savona (che, ripeto, non c’entra nulla con queste scelte) avranno nominato l’ennesimo membro amministrativo di estrazione PD.

I gialloverdi si giocano tutto nelle prossime elezioni di novembre 2018, dove hanno buone possibilità di successo.

MD


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