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Renzi prende in giro gli italiani: prima il PD approva il fiscal compact all’unanimità ed ora vuole cambiarlo. Ma per l’errore, chi paga?

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Incredibili le parole di Renzi: anni dopo l’approvazione il segretario PD si sveglia ed improvvisamente cambia idea affermando pubblicamente che il Fiscal Compact è nefasto per l’Italia e dunque bisogna cambiarlo.

Peccato che all’atto dell’approvazione del Fiscal Compact nel 2012 il PD votò a favore all’unanimità. Vedasi sopra la tabella dei tempi sulla votazione.

Vergognoso che un segretario di partito perseveri nel prendere in giro gli italiani, a maggior ragione se si tiene presente la contemporanea invasione di immigrati dalla Libya per colpa dello stesso Renzi che aveva approvato le leggi su Triton e Frontex in sede Europea nel 2014: encore, anche per la crisi dei migranti di questi giorni – dopo aver causato un enorme danno al paese con le sue decisioni – il segretario PD afferma che bisogna limitare il flusso dei migranti verso l’Italia cambiando le regole che lui stesso ha deciso ed approvato addirittura in sede EU….

Mi chiedo: chi paga per i danni arrecati al paese in forza di decisioni sbagliate? E soprattutto, perchè Renzi continua a prendere in giro gli italiani?

Il problema è sempre lo stesso, in Italia manca la meritocrazia. Si, perchè il fatto di NON voler punire chi sbaglia – come Renzi, che per altro continua a fanfaroneggiare a mezzo stampa – significa per definizione NON premiare chi merita. Ossia, dobbiamo avere il coraggio di dire quale è la vera causa dei giovani italiani che scappano dal Belpaese perchè lamentano l’assenza della meritocrazia in Italia. La causa deriva dal NON voler punire i politici come Renzi che hanno sbagliato grossolanamente! In tale contesto fa impressione che l’ex sindaco fiorentino invece di eclissarsi – visto l’enorme danno arrecato – perseveri nel prendere in giro i cittadini! Volendosi addirittura proporre come prossimo primo ministro! [PS: non che il sempre invidioso Enrico Letta sia meglio,  anzi Letta è anzi molto peggio di Renzi, ma di questo ne parleremo nei prossimi giorni, ndr].

Un po’ come nel caso dei giudici italiani che – caso più unico che raro – non rispondono dei loro errori nemmeno in caso di dolo o colpa grave! Ad esempio, il giudice Diego Curtò che assieme alla moglie Antonia Di Pietro in forza di una tangente ricevuta fece fallire il gruppo di Gardini non pagò civilmente per i danni arrecati (determinando per altro la svendita di Montedison non a caso ai francesi meno di 10 anni dopo).

La domanda – per il Davigo di turno – è semplice: quanti posti di lavoro furono persi a causa della tangente presa da Diego Curtò?

Fino a quando non si porrà rimedio al fatto che chi sbaglia oggi in Italia NON paga, soprattutto se trattasi di persona importante (gli esempi sono tantissimi, Renzi, magistratura, Zonin, Mussari ecc.) l’Italia NON ha alcuna speranza di risollevarsi.

Dunque non lamentatevi se gli gli italiani sono addirittura disposti a supportare un colpo di stato piuttosto che continuare con questo andazzo!

MD


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