Attualità
RENZI : UN GOVERNO A COTTURA LENTA
Un famoso detto popolare recita: “Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”. Prendendo questa perla della saggezza popolare alla lettera dovremmo considerare il governo Renzi ormai in odor di zolfo.
Pochi governi come il suo sono stati sconvolti da voci di corruttele, dimissioni di ministri e sottosegretari improvvidi, esempi di potere lobbistico esercitati senza nessun ritegno. Il suo governo, già dai suoi inizi, è stato un susseguirsi di scandaletti che il Nostro tentava, maldestramente, di coprire con la litania dei propri successi, ma la pubblicazione delle intercettazioni seguite alle dimissioni del ministro Guidi hanno scoperchiato il tappo ad un pozzo di maleodorante lerciume.
Già la scelta della signora Guidi come ministro era stata poco felice: la sua Ducati elettronica è un esempio di non di internazionalizzazione, ma semplicemente di trasferimento all’estero di aziende italiane. Un po’ come se avessero messo Erode alla delega per la famiglia. Per carità , prendeva il posto di Zanonato, e far meglio del suo predecessore era una missione alla portata di chiunque. Però la sua abitudine ad accompagnarsi ad un bel boytoy si è rivelata nefasta oltre che ai Lucani, anche per il governo Renzi.
Il Fatto Quotidiano di oggi, qui, riporta gli incredibili intrecci che vedevano al centro il compagno della ministro del Mise: non solo faceva pressioni per favorire al Total in Basilicata, ma aveva messo in moto un complesso circuito di nomine e favori per prendere il controllo del porto di Augusta e farne un terminal petrolifero sotto il proprio controllo. In tutto questo bailamme, che coinvolge dirigenti Mise, ammiragli , capo di Stato Maggiore della Marina, responsabili della regione Sicilia, consulenti che si vantano di aver dettato la Legge Navale (!), viene anche preso il Ministro delle Infrastrutture Del Rio, prima vittima di un presunto dossieraggio con tanto di foto con boss della ‘Ndrangheta, quindi quasi amico del Gemelli, con tanto di nomine a suo favore.
Questa vicenda rivela i veri grandi fondamenti morali del governo Renzi: gli affari, il denaro ed il potere, unici elementi in grado di tenere assieme una combriccola altrimenti litigiosa. In tutto questo terremoto l’unica preoccupazione del Primo Ministro pare essere non la salute dei lucani, non la massimizzazione delle ricadute economiche del petrolio del sud Italia (che viene ceduto sostanzialmente gratis ai francesi) ma la pervicace ed assoluta difesa del Ministro Boschi! Perchè ? Solo per il suo bel sorriso ?
L’unica cosa che mantiene in vita il governo è la debolezza di una opposizione divisa e contraddittoria: quel che resta di FI è nel marasma completo, M5s ha spinte contrapposte, e la Lega sembra essere giunta ad un proprio limite di espansione. Solo se giungeranno ad un vero momento di sintesi potranno veramente far tremare il ridanciano Tosco.
E tu, o caro Renzi, ritieni veramente saggio proseguire con altri ventiquattro mesi di governo a suon di dossieraggi ? Perchè, se continuiamo così, questa sarà, nella migliore delle ipotesi, la pietra tombale alla tua esperienza politica.
Meditane, quando non sei impegnato a difendere la Boschi.
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