Analisi e studiEconomia
Regno Unito: L’inflazione cresce oltre le previsioni, Starmer avrà dei problemi
L’inflazione è in crescita nel Regno Unito, e soprattutto quella Core. le politiche di Starmer stanno riaccendendo i prezzi, ma non la crescita. Difficilmente la BoE ora ridurrà ancora i tassi

Starmer ha portato ad un aumento più rapido dei prezzi nel Regno Unito, e la colpa è anche sua . Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito ha subito una brusca accelerazione, raggiungendo il 3% nel gennaio 2025, il livello più alto dal marzo 2024, dal 2,5% del mese precedente e superiore alle previsioni del 2,8%.
I maggiori contributi al rialzo sono venuti dai trasporti (1,7% contro -0,6%), per lo più effetti al rialzo delle tariffe aeree e dei carburanti, parzialmente compensati da un effetto al ribasso delle auto usate; e dai prodotti alimentari e dalle bevande analcoliche (3,3% contro 2,5%), soprattutto carne, pane e cereali.
I prezzi sono aumentati anche a un ritmo più sostenuto per le attività ricreative e culturali (3,8% contro 3,4%) e l’istruzione (7,5% contro 5%) a causa dell’inclusione dell’IVA del 20% sulle rette delle scuole private.
L’inflazione dei servizi è salita al 5% dal 4,4% del mese precedente, ma è stata inferiore alle previsioni della BoE del 5,2%.
Nel frattempo, i prezzi sono rallentati per ristoranti e hotel (3,3% contro 3,4%), alloggi e servizi (2,1% contro 3,1%). L’inflazione di base annuale è salita al 3,7% dal 3,2%, in linea con le previsioni. Rispetto al mese precedente, l’IPC è diminuito dello 0,1%, meno delle previsioni di un calo dello 0,3%.
Ecco il relativo grafico:
Il tasso di inflazione di base (core) annuale nel Regno Unito è salito al 3,5% nel gennaio 2025, dal 3,2% del mese precedente, segnando il valore più alto da aprile 2024 e corrispondendo alle previsioni di mercato.
Il tasso annuale dei servizi CPI è stato notevolmente più alto (5,0% contro 4,4% a dicembre), così come il tasso annuale dei beni CPI (1,0% contro 0,7%). Su base mensile, i prezzi al consumo di base sono diminuiti dello 0,4%, passando da un aumento dello 0,3% a dicembre.
Ecco il relativo grafico:
Il fatto che l’inflazione si sia alzata, soprattutto quella core, al netto di energia e alimentari freschi, viene a mettere un freno alle possibilità che la Bank of England ribassi ancora i tassi. Certo che le politiche di Starmer, i vincoli energetici, gli aumenti di tasse fisse, come l’IVA applicata alle scuole private, non aiutano al calo dell’inflazione. Gli ingelsi ne prenderanno nota.

You must be logged in to post a comment Login