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Regno Unito: come un complotto con i soliti media può creare una crisi devastante, per motivi politici..

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Premessa. la crisi energetica legata al gas naturale sta colpendo, anche più duramente, il Regno Unito che non aveva nessuna scorta strategica, ma Londra non ha problemi nel rifornirsi e nel raffinare il petrolio. Le raffinerie britanniche sono funzionanti e bene rifornite, perché questa crisi, che sembra nata dal nulla ?

Semplice, perché qualcuno l’ha provocata volontariamente, per cui possiamo tranquillamente parlare di un delitto, forse preterintenzionale, forse premeditato. La radice di questo disastro sta in un evento nel quale si sono rivelate delle informazioni riservate , ma che qualcuno, maliziosamente, ha reso pubbliche, poco per volta. Si potrebbe parlare del “Paradosso della farfalla brasiliana”, in cui il battito d’ali di una farfalla in Brasile provoca, per una catena di fatti, un tornado del Midwest, solo che questa farfalla è stata istigata.

Il 16 settembre l’ufficio del Gabinetto del primo ministro inglese organizza una teleconferenza con alcuni attori rilevanti per conoscere la situazione della logistica e delle forniture britanniche. Partecipano Tesco (GDO), McDonald’s e Amazon, dirigenti  senior di Unilever, BP,  il gigante dei trasporti Eddie Stobart, oltre a gruppi commerciali che rappresentano l’industria dei trasporti: Logistics UK e Road Haulage Association (RHA). Una conferenza via Zoom della durata di 90 minuti. La conferenza avveniva secondo la regola della Chatham House: tutti potevano esprimere liberamente il proprio pensiero senza conseguenze, ma nulla doveva uscire di li. Il motivo è semplice: ognuno doveva fornire la propria verità parziale in modo che poi il governo potesse fare delle ipotesi definitive.

In questa conferenza ogni parte esprime le proprie preoccupazioni. Il governo ritiene che siano necessarie solo 35 mila concessioni di lavoro in UK per i lavoratori comunitari, ma le aziende parlano di 75-100 mila trasportatori necessari. Inoltre vengono presentati alcuni episodi, reali o ipotetici, di ciò che poteva succedere con una logistica al limite.

Peccato che nei successivi 6 giorni il canale tv ITV ha iniziato a far trapelare le informazioni raccolte nel meeting:

  • prima diffonde la notizia che a Tesco mancano 800 autotrasportatori, per cui ci sarebbero potute esser delle mancanze di prodotti sugli scaffali;
  • quindi si diffonde la notizia che qualche ingrediente di MacDonald’s potrebbe mancare per sempre i soliti problemi logistici;
  • quindi che alcune stazioni di servizio della BP avrebbero avuto dei problemi e che alcune aree potevano assistere a un razionamento del carburante. Quello che non è stato detto, altrettanto importante,  e che questo sarebbe successo solo in aree molto limitate senza nessun problema per la distribuzione in generale. 

Tutte notizie diffuse nel corso dell’incontro ch avrebbe dovuto essere riservato, ma che, evidentemente, non lo è stato. Soprattutto la terza notizia, senza la precisazione delle piccole aree in cui si sarebbero potuti avere dei disagi, è stata devastante ed ha fatto partire una corsa all’accaparramento del carburante che poi ha causato la crisi quasi irreversibile: attualmente gli inglesi accaparrano più carburante di quanto sia trasportabile.

Ovviamente queste notizie hanno fatto scattare una crisi che, comunque, ha delle motivazioni reali, comunque non immediatamente legate alla Brexit:

  • mancano 40 mila autisti che non hanno potuto sostenere l’esame di guida per il lockdown;
  • una riforma fiscale nel settore dei servizi ha spinto molto padroncini anziani ad anticipare la pensione;
  • comunque c’è una carenza di autisti anche nel continente, con la Polonia, tradizionale fornitore di manodopera del Regno Unito, che invece necessita di 120 mila trasportatori.

Ora sono partite le indagini, con tanto d’interrogatori, su chi ha rivelato alla TV il contenuto di un incontro che doveva essere riservato, evidentemente con la finalità di mettere il governo Johnson in difficoltà. Se viene identificato rischia veramente molto, anche penalmente. Qui ci sono stati dei morti, con il NHS che ha dovuto fermare le ambulanze in certe aree per la crisi delle forniture del carburante, e non si può pensare di passarla sempre liscia anche se si è un giornalista.

 


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