Attualità
Quei strani sondaggi Emiliano Romagnoli
Da un post Facebook di Storia Politico Elettorale Italiana la strana, stranissima, situazione dei sondaggi che vengono periodicamente presentati dai media sulle prossime elezioni in Emilia Romagna.
Misteri dei sondaggi.
Molti impazzano in questo periodo sull’Emilia-Romagna.
Prendete questo della Ixè del 19 Novembre pubblicato sul sito Open:
https://www.open.online/2019/11/19/sondaggio-ixe-elezioni-in-emilia-romagna-bonaccini-al-40-con-o-senza-il-m5s-borgonzoni-al-29/
Qui si diceva che Bonaccini era in netto vantaggio col 40% sulla Borgonzoni ferma al 29,2%.
Però in questo sondaggio il 18,1% degli indecisi era considerato come fosse un partito,tanto che la somma delle % dei candidati faceva 81,9%.
Poi in questi giorni,siamo al 19 dicembre,giusto un mese dopo il precedente sondaggio,ecco una altra rilevazione della Ixè sulle regionali in Emilia-Romagna:
https://www.open.online/2019/12/18/secondo-il-sondaggio-ixe-per-cartabianca-in-emilia-romagna-bonaccini-sta-allungano-su-borgonzoni/
Sempre pubblicato dal sito Open,ma ripreso anche da altri siti come il Resto del Carlino o il Fatto Quotidiano.
Si dice che il trend sarebbe di un allungo di Bonaccini rispetto alla Borgonzoni.
Forse perchè in questo secondo sondaggio Bonaccini ha il 47,2% rispetto al 40% tondo del precedente ?
Però se si guardano bene le grafiche dei 2 sondaggi si dovrebbe notare che c’è qualcosa che non va.
Nel sondaggio del 19 novembre gli indecisi al 18,1% sono contati nelle % per fare 100.
Nel sondaggio di adesso gli indecisi saliti al 25% invece sono considerati a parte.
Cioè per Ixè un mese fa Bonaccini prendeva il 40% del totale di chi aveva intenzione di votare,cioè il 40% del 100%.
Adesso il suo potenziale 47,2% è invece calcolato solo sul 75% che ha espresso un’opinione,il 25% di indecisi e non rispondenti viene considerato a parte.
Ma sono 2 modi di misurare il consenso diversi.
Per essere corretti bisognerebbe usare sempre lo stesso.
Col sondaggio di novembre sui soli voti validi Bonaccini era al
48,8% circa e la Borgonzoni al 35,6%.
Un vantaggio di 13,2 punti per Bonaccini quindi.
Adesso col 47,2% Bonaccini avrebbe solo 7,1 punti di vantaggio sulla Borgonzoni al 40,1%.
Passare da un vantaggio di 13,2 punti ad uno di 7,1 non
è un allungo,ma avere quasi dimezzato il vantaggio.
Si può fare un altro calcolo,cioè calcolare invece le % dei 2 candidati maggiori sul totale del corpo elettorale.
Un mese fa appunto per Ixè Bonaccini era al 40% e la Borgonzoni al 29,2%,10,8 punti di vantaggio.
Adesso il 47% di Bonaccini sul 75% di elettori decisi equivale
a circa il 35% ed il 40% della Borgonzoni al 30%.
Quindi anche con quest’altro metodo di calcolo Bonaccini dimezza il vantaggio,da 10,8 a 5 punti.
Quindi non si capisce come si possa parlare di allungo di Bonaccini con quei dati.
Forse appunto solo perchè sarebbe passato dal 40 al 47,2% ?
Ma quell’aumento non è reale,ma frutto del diverso metodo di calcolo dei voti usato nei 2 sondaggi.
Che sia per dare questo effetto di crescita di Boanccini
che sono stati usati i 2 metodi diversi ?
A pensare male si fa peccato,ma spesso si indovina dice il detto.
Che poi la Ixè è la stessa casa di sondaggi che per l’Umbria
dava vincente Bianconi del patto civico tra PD e 5S,poi in realtà battuto di 20,1 punti dalla candidata del CDX Tesei.
Quindi dati da prendere molto con le pinze credo.
Nelle foto allegate le grafiche dei 2 sondaggi.
Nel primo appunto il 18,1% degli indecisi è contato nelle % assieme a quelle dei candidati per fare 100.
Nel secondo invece il 25% degli indecisi è considerato a parte e quindi le % dei candidati sono calcolate invece appunto sul 75% degli elettori “decisi”.
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