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QUANDO PERFINO GLI ORDOLIBERISTI CHIAMANO L’ITALEXIT, CI SI STUPISCE SOLO CHE GLI ITALIANI NON LO VEDANO ANCORA.

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Holger Zschaeptitz è una persona sicuramente intelligente, ed è un giornalista tedesco che si occupa di economia per il quotidiano Die Welt. Lui e la sua testata sono sempre stati estremamente duri nei confronti dell’Italia. In questo il prestigioso quotidiano tedesco sfiora il razzista o il ridicolo, come oggi quando spiegava l’alto numero di bambini per il terremoto come “Frutto della tradizione di mandare i bambini d’estate dai nonni in campagna”, come se fosse colpa degli italiani arretrati che si preferisca mandare i figli nel verde piuttosto che tenerli ad arrostire sull’asfalto cittadino. Nonostante tutto  Holger Zschaeptitz è una persona intelligente, che dal suo punto di vista ordoliberista dà una spiegazione comprensibile dei fenomeni economici del mondo.

Tutto parte da un suo tweet di un articolo di Business Insider, che parla del boom delle possibilità di italexit, cioè di nostra uscita dall’area euro, a causa del referendum e della scarsa soddisfazione dell’euro per il nostro paese.

L’amico, a commento dell’articolo, mostra il seguente grafico, estremamente esplicativo:

italexit

I sondaggi di opinione vedono l’attesa per l’Italexit esplodere quasi verticalmente, a fattori mai visti prima. Il referendum è visto come una battaglia persa per il primo ministro (del resto il simpatico Librandi di Scelta Civica ha detto che , per il terremoto, dovremmo rinviarlo….) e questo aprirebbe le porte ad un governo, forse, eletto democraticamente.

Però è solo un problema di referendum ? In realtà gli italiani sentono mooolto bene sulla loro pelle che l’euro è stato un errore colossale. Basta controllare l’andamento del PIL pro capite italiano rispetto alla media UE a partire da 2000.

PIL ue e italia pro capite

Salta agli occhi perchè gli italiani siano così scontenti dell’euro. Del resto questo è evidente anche a livello aggregato, in comparazione con Francia e Germania :

italy gdp com

Naturalmente il buon Holger dà la colpa alla fine del modello “Svaluta e spendi”, che ha fermato l’espansione della malvagia spesa pubblica…. Naturalmente non si parla mai di sopravvalutazione delleuro per il modello Italiano, non sia mai…

devalue and spend

Quindi noi Kattivi italiani facevamo tanta spesa pubblica (che significava anche tanta sanità e tanti investimenti ….) e poi ammortizzavamo la spesa pubblica con la svalutazione.

Potremmo facilemtne dire che la svalutazione COLPENDO ANCHE LA SPESA PUBBLICA, permetteva in fondo di controllare in modo indolore l’incidenza della stessa sul PIL: quando svaluto una parte del mio prodotto interno non ne viene colpita (la produzione dei beni), ma la spesa pubblica si. Quindi alla fine il nostro perverso sistema , più che svaluta e spendi , poteva essere visto come “Spendi e correggi la spesa”, riproponendo il problema se era nato prima l’uovo o la gallina…..

In realtà potrebbe non essere proprio neanche vero quello che dice l’amico Holger , in questo caso. Infatti:

spesa pubblica su pil italia e germania

vediamo che l’adamento della spesa pubblica è molto più pesante per la “Buona e saggia” Germania che perl’Italietta sino al 2008. Poi le spese pubbliche si impennano per fra fronte alla crisi del 2007/2008, quindi il rapporto spesa pubblica/PIL si riduce per la Germania, ed invece rimane elevato per l’Italia.

Ma la colpa è del DENOMINATORE (il PIL), più che del Numeratore: infatti il PIL espresso in euro della Germania è cresciuto dal 2011 al 2016 del 29%(da 2690 a 3500 milairdi euro nel 2016) , mentre quello dell’Italia solo del 13% (da 1678 a 1860 nel 2016). Facile fare poi la predica agli altri per l’aumento della spesa pubblica….

 

Quindi il problema dell’Italia non è lo “Svaluta e spendi”, ma il fatto che, a partire dal 2011 , tutte le politiche restrittive “Volute dall’Europa”, cioè dalla Germania, nello stile Monti / Letta /Renzi, hanno portato ad una crescita asfittica del PIL, quindi ad un peso maggiore, rispetto alla Germania, della spesa pubblica sul PIL stesso.Tra l’altro la cura è stata voluta ed imposta tramite tre governi non eletti, ma imposti.

La cosa divertente è essere criticati da un bravo giornalista tedesco per i risultati economici delle politiche imposte  dal suo stesso paese. Cornuti e mazziati.

Del resto questo è coerente con la descrizione che Giulio Cesare faceva dei Germani :

“LA MASSIMA FAMA DEI GERMANI E’ AVERE INTORNO A SE TERRITORI DEVASTATI E DESERTI. PROPRIO QUESTO STIMANO DEL CORAGGIO, CHE I POPOLI CONFINANTI , SCACCIATI DAI CAMPI SI RITIRINO E NESSUNO OSI RESISTERE .” (De Bello Gallico libro IV)

La cura rimane sempre quella: lasciare che gli abili ed avidi tedeschi facciano la loro strade, e riprendere la nostra. Senza fretta, con calma. 


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