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Quando gli USA minacciarono di arrestare i giudici della Corte penale internazionale se avessero processato i soldati in Afghanistan

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In questi giorni si parla molto della Corte internazionale di giustizia penale e del mandato di arresto a carico di Vladimir Putin per crimini di guerra collegati al presunto rapimento di minori ucraini e al loro trasferimento forzato in Russia.

Mosca non aderisce al trattato istitutivo della Corte, per cui Putin non rischia nulla né in Russia né in quel mezzo mondo che non fa parte dell’istituzione. Però come agirono altre superpotenze, come ad esempio gli USA, quando vi fu il rischio di una condanna da parte di questa istituzione?

Nel novembre  2017 sembrava che la Corte  dovesse mettere sotto accusa per crimini di guerra dei militari americani per gli abusi (leggi torture) su prigionieri afgani. Washington non prese la cosa molto bene e minacciò di arrestare i giudici e i funzionari della corte se questa avesse mosso accuse di crimini di guerra verso militari USA.  Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, definì l’organismo per la tutela dei diritti con sede all’Aia  “assolutamente pericoloso” per gli Stati Uniti, Israele e altri alleati, e ha affermato che qualsiasi indagine su membri del servizio americano sarebbe “un’indagine del tutto infondata e ingiustificabile”. “Se il tribunale si scaglia contro di noi, Israele o altri alleati degli Stati Uniti, non ce ne staremo con le mani in mano”. Quindi disse: “Vieteremo a giudici e procuratori di entrare negli Stati Uniti. Sanzioneremo i loro fondi nel sistema finanziario statunitense e li perseguiremo nel sistema penale degli Stati Uniti”. “Faremo lo stesso con qualsiasi azienda o Stato che assista un’indagine della Corte penale internazionale contro gli americani”.

Ma non è finita. Bolton, notando che i palestinesi cercavano di far incriminare dei soldati israeliani, disse: “Gli Stati Uniti useranno tutti i mezzi necessari per proteggere i nostri cittadini e quelli dei nostri alleati da procedimenti ingiusti da parte di questo tribunale illegittimo”. “Non collaboreremo con la Corte penale internazionale. Non forniremo alcuna assistenza alla CPI. Di certo non ci uniremo alla CPI. Lasceremo che la CPI muoia da sola”.

Quindi la CPI ha un valore solo quando attacca i nemici degli USA, che non ne fanno parte, ma se minaccia gli USA allora diventa un nemico da combattere con mezzi anche estremi. A questo punto pensate a quanto interessi quest’inchiesta a Putin. La corte morde solo poteri decaduti o limitati, come accadde alla repubblica serba separatista della Bosnia o alla Serbia. Può poco contro un vero stato….


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