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Quale mistero è dietro l’attentato di Trier? Un fatto inspiegabile (OFCS.Report)

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Il terribile attentato compiuto ieri nelle vie centrali della città  tedesca di Trier lascia molte domande non risposte. Una macchina di grossa cilindrata, una range Rover, si lancia in una zona pedonale nel centro città destinato allo shopping e  va pure a zig zag per massimizzare le vittime. Sembra una ripetizione degli attentati di Nizza e Berlino, così tragicamente presenti nella memoria, ma, come fa notare il sito sulla sicurezza OFCS.report ci sono dei problemi interpretativo:

L’uomo fermato è stato identificato in Berndt Walter, un 51enne tedesco residente nella periferia di Trier. La polizia ha reso noto che si tratta di una persona priva di precedenti penali e di segnalazioni specifiche, nonché di legami a movimenti politici o pseudoreligiosi, anche se tutto sembra indicare un atto cosciente.

Ma non si ha ancora idea del movente. Nelle prime ore successive all’arresto, l’uomo è stato sottoposto ad alcoltest, risultando negativo, e ciò ha reso ancora più oscura ogni spiegazione al folle gesto. Gli investigatori impegnati nell’interrogatorio non avrebbero ancora maturato una spiegazione sulle ragioni dell’azione che ha prodotto la strage in una delle vie più affollate per lo shopping natalizio, la Simeonstrasse, che si trova vicino alla storica Porta Nigra.

Rimandiamo a OFCS.Report per un’analisi completa, ma la domanda è: come è possibile che una persona impazzisca in questo modo? Qual’è l’effetto del closedown, della reclusione, sulla sanità mentale dei singoli?

Dovremmo iniziare a chiedercelo.


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