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Putin sperimenta il vaccino nasale russo per il covid

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Il presidente russo Vladimir Putin afferma di sentirsi “bene” dopo aver preso un vaccino nasale sperimentale COVID all’inizio di questa settimana, ricevendo anche una dose di richiamo del vaccino sperimentale “Sputnik V”.

Secondo Bloomberg, Putin ha dichiarato alla fine della scorsa settimana che la versione nasale del vaccino nasale  è ancora in fase di sperimentazione e non è stata approvata dalle autorità di regolamentazione in Russia. In un’apparizione televisiva in cui annunciava di aver preso il richiamo iniettato, Putin ha detto che si sarebbe offerto volontario anche per partecipare ai test del vaccino nasale. Alla fine ha sperimentato un po’ di tutto, almeno nelle dichiarazioni.

Denis Logunov, vicedirettore del Centro nazionale di ricerca Gamaleya, responsabile dello sviluppo dello Sputnik, ha affermato che l’assunzione dei due vaccini insieme aiuterebbe a proteggere meglio Putin dalle infezioni del tratto respiratorio superiore.

Il presidente russo di lunga data, 69 anni, ha detto che Logunov gli ha dato la versione nasale lunedì. Putin ha detto a una riunione del governo che si sentiva “bene” dopo i booster e che si era esercitato fisicamente nella stessa giornata.

La Russia nella stessa comunicazione ha ricordato di essere il primo paese ad approvare un vaccino COVID nell’estate del 2020, ma funzionari e scienziati hanno iniziato a inoculare anche prima che lo Sputnik V fosse registrato, cioè nella primavera 2020. Putin, tuttavia, ha ricevuto la sua prima vaccinazione a due dosi solo nel marzo di quest’anno.

Secondo quanto riferito, Logunov di Gamaleya ha detto a Putin che i lavoratori del centro avevano anche provato la versione nasale del vaccino, lasciando al presidente la decisione sulla scelta se partecipare o meno alla sperimentazione. “Questo è off-label e lo stiamo testando sul personale come al solito”, ha spiegato alla stampa in una nota.

Nel frattempo, in un incontro con Putin mercoledì, il premier russo Mikhail Mishustin ha affermato che i test preclinici dell’inoculazione nasale “hanno dimostrato che era sicuro ed efficace” e che gli studi clinici di fase 1 su volontari adulti erano stati autorizzati, con i primi risultati previsti entro 42 giorni. Ovviamente i dipendenti hanno avuto il privilegio, si fa per dire, di un test avanzato…

 


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