Attualità
Prosegue lo scandalo Boeing. Alla fine deve intervenire direttamente Trump per fermare gli aerei
Alla fine , di fronte alle titubanze della FAA, la Federal Aviation Administration, l’ente aeronautico civile americano è dovuto intervenire direttamente il presidente Trump ed ordinare che gli aerei Boeing 737 MAX fossero messi a terra in modo definitivo.
Una decisione paradossale, presa dopo che in mattinata di ieri il Canada aveva anch’egli deciso di mettere a terra gli aerei, soprattutto quando nuovi dati satellitari sembravano confermare ulteriormente la probabilità che ci fosse stato un problema alla MCAS, al sistema antistallo, dubbi già rafforzati dalle segnalazioni dei piloti. Eppure la FAA, al contrario dei canadesi, non ha considerato queste prove rilevanti e non aveva ancora chiesto il blocco.
Appare chiaro che esiste un problema di enormi interessi che corrono attorno al settore aeonautico e ad una società che ha oltre 150 mila dipendenti, e che capitalizza 213 miliardi di dollari, dopo aver perso oltre 20 miliardi dopo l’incidente. Un colossale disastro che mette e rischio migliaia di posti di lavoro, ma che non può comunque andare a scapito della sicurezza dei viaggiatori.
Alla fine anche la Boeing si è dovuta arrendere e chiedere lei direttamente Alla FAA di fermare tutta la flotta dei 737 coinvolti. Tutti hanno agito, alla fine, meno la FAA.
La credibilità degli enti di controllo USA è andata apotràe pezzi, letteralmente . Allo stato attuale perfino l’Etiopia non vorrebbe affidare alla FAA la lettura della Scatole nere dell’aereo, solo che la Germania, a cui si era rivolta, si è tirata indietro affermando di non avere un software adeguato a quello standard di registratori di volo. L’industria USA dell’aviazione rischia di non riprendersi dal colpo, anche perchè pare che la modifica del software non potrà essere effettuata in tempi brevissimi, entro aprile, come voleva la FAA. La Norwegian Airlines ha già minacciato una causa contro la Boeing per danni, ed altre case seguiranno.
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.