Analisi e studiEconomia
Produzione industriale italiana in ripresa: +0,3% ad Aprile 2025. Tendenza invertita?
La produzione industriale italiana rimbalza a +0,3% ad aprile 2025, interrompendo il calo durato dal 2023. È un vero recupero o un rimbalzo tecnico? Possiamo sperare oppurre no?

Un miracolo? Ad aprile 2025, la produzione industriale italiana ha registrato un incremento dello 0,3% su base annua, segnando il primo rialzo dal gennaio 2023 e invertendo il calo dell’1,8% di marzo. Quindi ogni cadutal prima o poi, si ferma.
Ecco il grafico sull’andamento della produzione su base annua:
Su base mensile, l’indice destagionalizzato è cresciuto dell’1,0% rispetto a marzo, mentre nella media del trimestre febbraio-aprile si rileva un aumento dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.
Ecco l’andamento su base mensile:
È il segnale di una vera ripresa o solo un rimbalzo tecnico? Rimbalzo del gatto morto o vera crescita.
I dati Istat mostrano una crescita mensile in tutti i principali settori, tranne l’energia, stabile: i beni di consumo avanzano dell’1,8%, i beni strumentali dello 0,8% e i beni intermedi dello 0,2%. Su base annua, l’energia (+1,8%) e i beni di consumo (+1,1%) trainano il rialzo, mentre i beni intermedi (-0,4%) e strumentali (-0,7%) registrano flessioni.
Tra i settori, spiccano gli incrementi nell’industria del legno, carta e stampa (+4,7%), nella fornitura di energia elettrica e gas (+4,3%) e nella fabbricazione di computer ed elettronica (+3,3%). Pesano invece le flessioni nei prodotti farmaceutici (-11,0%), nei mezzi di trasporto (-9,5%) e nei prodotti petroliferi (-5,0%). Il settore auto continua ad essere la zavorra dell’Italia, prima o poi dovranno essere prese delle misure. Espropriare tutto e riconvertire tutto^ perché Stellantis, francamente, non sembra interessata a fare nulla in Italia.
Questo rimbalzo potrebbe essere legato alla ricostituzione delle scorte, dopo che molte aziende hanno esportato materiali negli USA per anticipare i dazi annunciati da Trump. Tuttavia, la crescita, seppur modesta, interrompe una lunga fase di contrazione, offrendo un segnale positivo per l’economia italiana. La domanda è se questo trend possa consolidarsi nei prossimi mesi o se si tratti di un fenomeno temporaneo.
L’industria italiana mostra resilienza in alcuni comparti, ma settori chiave come i trasporti e i farmaceutici richiedono attenzione. Per una ripresa duratura, sarà cruciale affrontare le sfide strutturali, come la dipendenza energetica e la competizione globale. I prossimi dati saranno decisivi per capire se l’Italia ha davvero toccato il fondo della crisi produttiva.

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